Danilo de Marco è un intellettuale che usa la fotografia come alibi per l’incontro dell’Altro e per una silenziosa battaglia civile.
Danilo De Marco. Un tempo in Cina
Nuovo appuntamento con la fotografia e l’arte del fotografare a San Vito al Tagliamento nella chiesa di San Lorenzo, che ospita la mostra Danilo De Marco. Un tempo in Cina nell’ambito della 36esima edizione del Premio Friuli-Venezia Giulia Fotografia 2022.
La mostra, a cura del CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia), di Spilimbergo (PN), presenta una selezione di immagini del maestro friulano vincitore del Premio regionale.
Da quasi quarant’anni Danilo De Marco (Udine 1952) collabora da libero fotografo con testate giornalistiche europee e non solo.
La sua storia con la fotografia inizia molto presto e, intorno ai vent’anni, prende in mano la macchina fotografica per non lasciarla più.
Danilo De Marco è un intellettuale che usa la fotografia come alibi per l’incontro dell’Altro e per una silenziosa battaglia di impegno civile.
Per lui le persone interessano prima di tutto perché esistono.
Ma De Marco porta con sé un’urgenza ideologica, quasi un’obbligatorietà nel voler perseguire un solitario messaggio di denuncia.
Quasi fosse un monaco dell’immagine Danilo De Marco racconta il mondo senza pathos, ma solo col totale rispetto della dignità di chi fotografa.
C’è sempre impegno civile nelle immagini di De Marco.
Nei suoi scatti si leggono compassione, condivisione, scambio, rispetto.
E’ sempre un complice scambio di sguardi e, forse per questo, De Marco si può permettere di chiedere senza timore a chi fotografa: «Dammi gli occhi».
Il lavoro di De Marco contribuisce a farci comprendere aspetti e modi di vivere di una cultura estremamente diversa dalla nostra.
La raccolta Un tempo in Cina, lavoro svolto da De Marco nel 1992 è quanto mai attuale.
Uno studio sociale e antropologico che esprime il percorso, sempre coerente, del suo autore; ritratti che spesso denunciano le condizioni di un popolo che si presenta con uno sguardo sorridente, immerso in una vita povera ma dignitosa.
Molto bello il catalogo, curato da Arturo Carlo Quintavalle e realizzato da Forum Editrice Universitaria Udinese.