Una mostra che accompagna il visitatore lungo il filo temporale della storia, il susseguirsi delle principali “rivoluzioni”, da quella neolitica fino al boom economico post-bellico
CHRONOS L’impronta dell’uomo e l’Antropocene in Liguria – Mostra Genova
GENOVA – Palazzo Ducale Piazza Matteotti, 9
Dal 25/11/2023 al 07/01/202
Dal 25 novembre 2023 la Sala Liguria di Palazzo Ducale a Genova presenta CHRONOS, L’impronta dell’uomo e l’Antropocene in Liguria, mostra organizzata da Università degli Studi di Genova in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Associazione Clarence Bicknell.
La mostra intende ripercorrere, lungo il filo temporale della storia, il susseguirsi delle principali “rivoluzioni”, da quella neolitica fino al boom economico post-bellico (che viene considerato l’inizio dell’Antropocene), che hanno trasformato la Liguria ed il suo mare.
La Liguria è stata frequentata da varie specie di ominidi (Homo heidelbergensis, H. neanderthalensis e, infine, H. sapiens) a partire da almeno 350.000 anni fa.
Reperti rinvenuti in aree limitrofe, poco oltre il confine con la Francia, attestano una frequentazione dell’arco ligure provenzale che risale anche a 1.200.000 anni fa.
Il clima mite, la presenza di varie risorse alimentari e di materiali utili ha da sempre favorito la presenza dell’uomo in questa regione.
L’impatto sul territorio è stato inizialmente irrilevante, data la bassa densità delle popolazioni, ma con la “rivoluzione neolitica”, che segna l’abbandono della condizione di cacciatori-raccoglitori, prettamente nomadi, in favore di attività agro-pastorali stanziali, il paesaggio ligure ha iniziato a modificarsi, in modo irreversibile, fino ai giorni nostri.
Lo sfruttamento del territorio è progressivamente aumentato di intensità di pari passo con l’acquisizione di nuove conoscenze pratiche tramandate oralmente o, in tempi recentissimi, con il progressivo avanzamento delle conoscenze scientifiche che hanno permesso di sfruttare in modo ancora più raffinato le risorse disponibili.
La mostra offre l’opportunità di incontrare i personaggi che hanno fatto la storia dell’esplorazione del territorio (Lorenzo Pareto, Don Niccolò Morelli, Prof. Arturo Issell, Clarence Bicknell), alcuni dei quali, “riportati in vita” dall’intelligenza artificiale, narreranno in prima persona le scoperte e le ricerche a cui hanno dedicato la loro vita di studiosi.
Si potranno, inoltre, ripercorrere, grazie alla disponibilità di reperti e fonti di archivio dell’Università degli Studi di Genova, le principali tappe attraverso le quali, a partire da semplici strumenti di pietra, l’uomo ha potuto trasformare così profondamente l’ambiente ligure.
Alla fine, poi, il visitatore potrà osservare i materiali dell’Antropocene (cemento, plastica, inquinanti,…) che condizionano negativamente gli ambienti marini e terrestri della Liguria e conoscere le attività di monitoraggio e restauro ambientale condotte dall’Università degli Studi di Genova.