Un fotografo raffinato che rappresenta le sue nature morte comne raffinati dipinti fiamminghi
CHRISTOPHER BROADBENT. Il grande incanto
Il Macof – Centro della fotografia italiana, è nato nel maggio 2016, nell’importante sede del palazzo barocco Martinengo Colleoni nel centro di Brescia,
E’ uno spazio aperto alla discussione sul linguaggio visivo, sulle tendenze che caratterizzano oggi la fotografia italiana e sulle sue prospettive future.
Un luogo di conoscenza, riflessione, ricerca sulla fotografia italiana, sulla sua storia e i suoi protagonisti, sulla sua identità.
Nei suoi spazi ospita quindi importanti mostre fotografiche.
Il grande incanto, personale dedicata alle opere del fotografo londinese naturalizzato italiano Christopher Broadbent, era stata sospesa a causa del Covid19.
Ma.Co.f. e la mostra hanno riaperto il 3 giugno con tutte precauzioni imposte dalle norme sanitarie e di sicurezza previste a difesa dal virus.
La mostra propone trentasei fotografie rappresentative dell’opera fotografica still-life dell’artista, che vive e lavora a Milano.
Egli cerca le forme essenziali della natura morta tradizionale, la visione ortogonale e il disegno in chiaroscuro.
Ha fatto dello studio della luce uno degli strumenti principali nella realizzazione delle sue immagini.
Usa luce naturale, tempi lunghi e stampa da sè.
Broadbent utilizza nel suo lavoro indifferentemente banco ottico e Leica digitale e ogni ripresa deriva da uno studio approfondito dei piani prospettici e dalla separazione dei toni in chiaroscuro, seguendo il principio della sorgente di luce unica.
La sua è una fotografia, colta, raffinata, curata nei minimi particolari.
Le sue nature morte sembrano raffinati dipinti fiamminghi.
L’atto finale della stampa è un passaggio a cui il fotografo dedica un’attenzione artigianale e meticolosa per restituire un risultato leggibile che dà rilievo alla componente materica dei suoi soggetti.