CARLO COSSIGNANI. Speak to Me in a Floating Way

Il vuoto come elemento fondamentale della realtà visibile e invisibile

- DATA INIZIO: 06/10/2023

- DATA FINE: 10/11/2023

- LUOGO: TEMPESTA gallery

- INDIRIZZO: foro Buonaparte, 68 Italia 20121 Milano

Le opere di Cossignani sono il risultato di una stratificazione cerebrale e visiva, un’attenta osservazione che va oltre il contenuto per valorizzare gli “scarti”

CARLO COSSIGNANI. Speak to Me in a Floating Way. Immergiti nelle opere di Carlo Cossignani e ascolta ciò che il vuoto ha da raccontare: scopri i molti mondi che le sue opere aprono

 

CARLO COSSIGNANI. Speak to Me in a Floating Way. Immergiti nelle opere di Carlo Cossignani e ascolta ciò che il vuoto ha da raccontare: scopri i molti mondi che le sue opere aprono

 

Tempesta Gallery presenta l’esposizione di Carlo Cossignani, un artista poliedrico che si muove abilmente tra pittura e scultura in un dialogo costante e riflessivo.

Il percorso della mostra è stato creato appositamente per la galleria.

Il vuoto come elemento fondamentale della realtà visibile e invisibile: questo è il tema su cui sono incentrati i lavori inediti dell’artista.

Le opere di Cossignani sono il risultato di una stratificazione cerebrale e visiva, un’attenta osservazione che va oltre il contenuto per valorizzare gli “scarti”.

Il vuoto rimane al di là dei contorni del pennello e rivela forme, volti, corpi.

Lo sguardo, tra diverse dimensioni, si immerge nella profondità delle immagini che aprono mondi e riflessioni diventando molteplici, fluide e indefinite.

Le interpretazioni si sovrappongono e parlano al pubblico del loro lato più intimo e personale.

Il progetto nasce da un’evoluzione di un lavoro che porto avanti da qualche anno, avevo un’ossessione verso la parte non visibile e ho iniziato a sviluppare una serie di riflessioni sul tema del vuoto trovando riscontri anche nella scienza che conferma come non solo l’origine di tutto sia nata da uno stato di vuoto, da uno zero, ma che il vuoto stesso abbia una propria sostanza. Anni fa, durante la realizzazione di alcune scenografie per un cortometraggio, lavoravo con tutti questi ritagli di carta, mi sono reso conto che gli scarti parlavano piú del soggetto che ne ricavavo, queste sagome che rimanevano vuote lasciavano libera interpretazione, diventando esse stesse sostanza. Il vuoto non rappresenta una controparte del pieno ma l’uno il costituente dell’altro. Mi sono trovato ad applicare questa modalitá anche alla mia vita contemplando l’impercettibile, lo sfondo miope, e andando oltre la realtá come apparenza. Il vuoto è la caratteristica dominante con cui io costruisco il lavoro, la sostanza in cui sono immerse le forme del mio sentire”. Carlo Cossignani.

 

 

Il percorso espositivo offre una narrazione continua, una fluttuazione attraverso la materia impressa dalla leggerezza dell’acquerello, un’espressione apparentemente fragile che nasconde una forza endogena che richiama concetti pittorici classici e li supera nelle forme organiche e oniriche che avvolgono le figure dell’intelligenza artificiale.

CARLO COSSIGNANI. Speak to Me in a Floating Way

Le sculture in acciaio specchiato, fredde e taglienti, richiamano le architetture arabo-normanne e pretendono una parte di spazio senza radici o legami con la terra.

Come aquiloni sospesi, sono strutture aliene e impossibili, negate nella loro funzione e svuotate di significato.

Si rivela un dualismo precario in cui la carta, materia delicata, si confronta con le sagome taglienti dell’acciaio, esprimendo la struttura originaria del nostro universo costituita da diversi stati di stabilità. In questo fragile equilibrio tra aggregazione e disgregazione, tra uno stato e l’altro, l’artista accede a una dimensione di realtà percepita, in cui i soggetti si spogliano di ogni resistenza, lasciandosi modellare da presenze impercettibili che li rendono completi.

Lì, l’apparenza lascia spazio alla somiglianza e il tempo della contemplazione induce domande profonde.

Il lavoro di Carlo Cossignani sfida l’effimera contemporaneità del nostro mondo digitale. In un’epoca in cui tutto sembra essere immediato e fugace, dove le informazioni scorrono veloci e superficiali, la decisione di dedicare una mostra all’arte di Cossignani è un atto di resistenza alla fretta e all’effimero. La scelta di focalizzarsi sul lavoro di questo eclettico artista è motivata dalla profonda convinzione che l’arte non debba essere consumata in un istante, ma debba essere assaporata, contemplata e interpretata con calma. Le opere di Cossignani ci costringono ad abbandonare la corsa frenetica del nostro quotidiano per immergerci in un mondo di strati e complessità. Questa mostra rappresenta l’opportunità di sfuggire alla frenesia del mondo moderno e di immergersi in un universo artistico dove il tempo assume una dimensione diversa.” Elisa Bonzano, art director Tempesta Gallery.

TEMPESTA gallery

 

  • Tempesta Gallery nasce nell’anno del possibile cambiamento, il 2020, con la volontà dichiarata di intraprendere un dialogo diretto, aperto e frontale sui rapporti tra esseri umani, la Natura e i vari ecosistemi socio-culturali. Tematiche urgenti e non rimandabili, dall’antropocene al genere, affrontate con una nuova modalità di confronto e raffronto tra epoche e momenti diversi della storia dell’arte. Un’innovativa linea progettuale, voluta da Elisa Bonzano ed Enrico Angelino alla guida della galleria dal 2022, che oltrepassa i confini dell’ambito espositivo per essere uno spazio polifunzionale, un luogo dinamico che illustra il dialogo con artisti contemporanei, italiani e internazionali, e con la città di Milano.

 

  • Carlo Cossignani nasce a Porto San Giorgio nel 1981. La sua pratica si caratterizza da una continua ricerca che muove liberamente tra pittura, scultura e progetti site specific. La sua attitudine interdisciplinare lo porta sin dall’inizio ad estendere il confronto con il cinema di sperimentazione e la scena underground della musica elettronica stringendo collaborazioni con registi e musicisti di calibro internazionale, con i quali realizza cortometraggi e progetti audiovosivi di carattere performativo presentati nelle più importanti sedi e festival di settore. Negli anni più recenti l’attenzione del suo lavoro torna verso il rapporto con lo spazio fisico intervenendo con cicli di opere e progetti istallativi. Tra le esposizioni più recenti e di rilievo A New Perspective alla Triennale di Milano e presso La Galleria Nazionale di Roma, Notturno a Palazzo Hercolani Bonora di Bologna. Selezionato tra gli artisti della Milano Drawing Week 2022 a cura della Collezione Ramo tiene la sua prima personale a Milano presso la Galleria Renata Fabbri. Vive e lavora a Milano.
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