BOGDAN KOSHEVOY. The roof is on fire

- DATA INIZIO: 16/06/2023

- DATA FINE: 09/09/2023

- LUOGO: TORINO – Weber & Weber

- INDIRIZZO: Via San Tommaso, 7

- TEL: + 39 011 195 00694

Il paesaggio apocalittico nella pittura di Bogdan Koshevoy

BOGDAN KOSHEVOY. The roof is on fire – Mostra Torino

 

Mostra Koshevoy Torino
Installation view

 

TORINO – Weber & Weber Via San Tommaso, 7

Dal 16/06 al 09/09/2023

La galleria Weber è nata nel 1976.

Nel corso degli anni ha ospitato più’ di duecento mostre d’arte contemporanea.

Nel 2006 la galleria ha cambiato denominazione diventando “Weber & Weber

Dal 16 giugno la Galleria Weber & Weber ospita la mostra di Bogdan Koshevoy (Dnipro 1993), artista ucraino da tempo residente a Venezia.

Koshevoy, giovane pittore figurativo e visionario al contempo, presenta in questa mostra personale un nuovo ciclo di opere che costituisce il naturale prosieguo della sua ricerca attorno all’architettura e al paesaggio.

Infatti, i protagonisti prediletti dall’artista di Dnipro sono spesso edifici caratterizzanti le aree interne dell’Ucraina, costruiti lungo tutto il corso del Novecento e lasciati poi in abbandono o demoliti intenzionalmente dopo la fine della dominazione sovietica.

Pur rimanendo saldamente ancorato ad una rappresentazione d’ispirazione realistica, Koshevoy ci mostra paesaggi dagli echi fantastici, a tratti mitici, certo non privi di elementi disturbanti, talora grotteschi.

In queste opere l’atmosfera è perlopiù pervasa da un senso di inquietudine che accompagna la rivelazione di tragedie appena avvenute, colte altrimenti nel momento stesso in cui esse si compiono, se non l’annuncio di vere e proprie catastrofi.

Mai del tutto disabitati, questi luoghi accolgono e rigettano a più riprese una vasta fauna umana e zoologica, un catalogo di presenze sopraffatte da lotte, agguati, scoperte inattese, mutazioni, oppure, dove la portata degli eventi acquisisce dimensioni più epiche, da fenomeni atmosferici e astronomici dalle conseguenze inarrestabili.

Partendo dai relitti dell’età zarista per giungere a quanto lasciato in rovina durante la crisi economica seguita al dissolversi dell’URSS, Koshevoy rende un personale e accorato omaggio a intere pagine di architettura destinate alla damnatio memoriae, una stratificazione emblematica di stili e fasi politiche dal valore spesso controverso.

Ci rendiamo poi conto che, spesso, niente è esattamente come appare: Tower, ad esempio, non è altro che un serbatoio idrico dall’aspetto inusualmente elegante agli occhi degli occidentali, mentre il carro sullo sfondo riprende fedelmente un giocattolo di propaganda sovietica passato di generazione in generazione.

Stando a quanto affermato dallo stesso artista, la steppa totale dell’Ucraina viene trasfigurata al punto da diventare non solo un luogo mentale turbato dall’inconscio, ma un vero e proprio spazio della memoria.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 15.30 – 19.30

INFO

FEDERICA MARANGONI. On the road  1970-2024. Non solo vetro
FEDERICA MARANGONI. On the road 1970-2024. Non solo vetro
Posted on
Opera Unica. di Angelo Gallo
Opera Unica. di Angelo Gallo
Posted on
VINCENZO AGNETTI – TOMASO BINGA. Una macchina è una macchina
VINCENZO AGNETTI – TOMASO BINGA. Una macchina è una macchina
Posted on
ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design
ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design
Posted on
LAURENZ THEINERT. Missing darkness / Oscurità mancante
LAURENZ THEINERT. Missing darkness / Oscurità mancante
Posted on
Previous
Next
FEDERICA MARANGONI. On the road 1970-2024. Non solo vetro
Opera Unica. di Angelo Gallo
VINCENZO AGNETTI – TOMASO BINGA. Una macchina è una macchina
ORIGIN of SIMPLICITY. 20 Visions of Japanese Design
LAURENZ THEINERT. Missing darkness / Oscurità mancante

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.