Una mostra che aiuta a comprendere il lungo percorso artistico di Arnaldo Pomodoro, scultore dei segni e dei riflessi.
ARNALDO POMODORO To scratch, draw, write
La galleria ABC Arte di Genova propone al suo pubblico una interessante mostra di uno dei più noti scultori italiani contemporanei, Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 1926).
La mostra To scratch, draw, write traccia un racconto atemporale per ricostruire il linguaggio dell’artista a partire dalle Tavole dei segni del 1957 e 1960 al Continuum X del 2010.
Un percorso che, attraverso la relazione tra le singole opere diviene legenda per interpretare la vasta produzione artistica dello scultore.
La mostra è curata da Flaminio Gualdoni e presenta una trentina di importanti sculture datate dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi.
La mostra di Genova è occasione per ricostruire la lunga appassionante avventura dell’artista con il tracciare segni indecifrabili che si fanno protagonisti della superficie e della forma.
Dalle prime Tavole dei segni del 1957 e 1960, alle memorabili Cronache, 1976, da Papiro I, 1985-1986, a Torre a spirale, 1999, al grande Arco, 2000, sino ai Frammenti da “L’arte dell’uomo primordiale” di Emilio Villa, 2004, alle Colonne e al Continuum X del 2010, il segno è sempre protagonista della scultura di Pomodoro.
Un lavoro attento che si evolve in un fluire continuo di segni che sono una scrittura sconcertante, densa di un fascino nuovo, quasi magnetico.
Accompagna la mostra un nuovo volume monografico bilingue ABC-ARTE edizioni con testi critici di Michele Robecchi e Federico Giani e un ricco apparato di immagini messe a disposizione dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, che segna un’ulteriore fondamentale tappa del percorso di ABC-ARTE tra i grandi maestri del secondo dopoguerra internazionale.
Ad accompagnare l’imponente pergamena di bronzo è la Colonna del viaggiatore, sintomo della poetica del viandante propria di Pomodoro. I confini terrestri, come quelli dell’immaginazione, sono limiti che vogliono essere superati attraverso la scultura e il linguaggio.