Ann Veronica Janssens si propone alla Galleria Alfonso Artiaco, con opere animate da effetti sensoriali ottici di luce e colori
ANN VERONICA JANSSENS
La galleria Alfonso Artiaco nasce nel 1986 a Pozzuoli per poi trasferirsi a Napoli, ove ora ha la nuova sede in via Nilo.
Può vantare nei suoi spazi alcune mostre di importanti protagonisti dell’arte contemporanea come Sol LeWitt e Jannis Kounellis.
Dal 14 febbraio la galleria propone la quinta mostra personale nei suoi spazi espositivi dell’artista britannica Ann Veronica Janssens (1956) che oggi vive e lavora a Bruxelles.
La ricerca artistica di Janssens ha portato l’artista a indagare la percezione della realtà smaterializzandola attraverso vari mezzi, principalmente la luce.
Dalla fine degli anni ’80, Janssens ha infatti sviluppato una produzione artistica basata su fenomeni ottici di luce, colore e naturali.
Effetti che lei ottiene utilizzando vari materiali, vetro, specchi, alluminio, nebbia artificiale.
Strumenti e media che esaltano forme e luce, facendoli interagire con la nostra percezione della realtà, per creare un vocabolario ricorrente di motivi minimalisti e bellissimi colori.
Il suo uso consapevole della luce è guidato dal desiderio di mostrare la realtà in un modo diverso e insolito.
Per lei, nfatti, l’arte non consiste in un oggetto in sé ma nell’esperienza che l’oggetto è in grado di attivare nel suo spettatore.
La scultura diventa allora non solo forma tridimensionale ma anche un luogo di percezione.
In questo modo, la scultura non è l’oggetto della percezione, è la percezione stessa che diventa scultura.