Villa Manin riapre con le opere di uno straordinario pittore autodidatta che sapeva trasferire sulla carta le emozioni e le sapeva trasmettere al puvbblico come un cantastorie
ANGIOLINO / La guerra di un pittore cantastorie
Ricomincia nella Barchessa di Levante con un’esposizione dedicata alle tempere di
Angiolino, straordinario pittore
autodidatta del ‘900 friulano, l’attività espositiva di Villa Manin
Villa Manin a Passariano è uno dei più importanti esempi della civiltà della Villa
veneta.
Fu fatta costruire alla fine del ‘600 dalla ricca famiglia veneziana Manin nella sua
politica di espansione degli interessi economici verso Nord Europa.
La maestosa Villa nella pianura friulana ha conosciuto numerosi momenti di gloria.
Oggi è proprietà della regione Friuli Venezia Giulia che la utilizza quale sede del
settore patrimonio culturale e sede espositiva.
Dal 27 giugno la barchessa di levante della Villa ospita la mostra Angiolino/La guerra di
un pittore cantastorie.
Angiolino è solo un soprannome, un vezzeggiativo con cui la madre Anna Fabbri, era solita chiamarlo in ricordo del fratello, pittore e scultore, oltre che famoso burattinaio.
Col passare del tempo, il suo nome vero, Alfonsino Filiputti (1924-1999), venne dimenticato e per tutti rimase solo Angiolino.
Angiolino è oggi considerato un “pittore cantastorie” per le sontuose didascalie che accompagnano ogni suo lavoro.
Non si tratta di semplici descrizioni, ma di racconti stringati che racchiudono impressioni e sensazioni, idee e fantasie.
Le 157 tele in mostra coprono l’attività del pittore dal 1940 al 1945, quando Angiolino era poco più che ventenne.
Egli aveva la capacità di rappresentare con. Immediatezza in immagini i racconti che riceveva, quand’era bambino dal padre e dallo zio Arturo, poi da amici e conoscenti.
Egli rappresenta episodi che all’epoca ebbero risonanza nazionale e internazionale, come Il Rex in fiamme nel porto di Trieste, prima tela di un fatto avvenuto in regione, I fatti di Porzûs, Lo sbarco in Normandia, ma anche scene di vita partigiana
Ogni tela è corredata da pannelli di approfondimento storico.