Artista nato a Livorno e che visse le prime esperienze dei macchiaioli, Alfredo Müller divenne interprete delle nuove tecniche della grafica tra impressionismo e art nouveau.
ALFREDO MÜLLER Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque
Il comune di Sesto Fiorentino, in collaborazione con La soffitta Spazio delle Arti, Gruppo Gualdo e Circolo Arci Unione Operaia, promuove la mostra Alfredo Müller. Il trionfo della grafica nella Parigi della Belle Époque.
Una mostra che si sviluppa in tre sedi e precisamente:
Rifugio Gualdo (ex Chiesa di San Giusto), Monte Morello, con apertura il giorno 11 settembre 2022, che presenterà la sezione dedicata alla grafica parigina tra ‘800 e ‘900, con oltre cento opere su carta di vari autori;
Centro Espositivo Antonio Berti, che, da 16 ottobre 2022, introdurrà la figura e l’opera di Alfredo Müller attraverso una selezione di opere sul tema del paesaggio;
La Soffitta Spazio delle Arti, con apertura il 16 ottobre 2022, dove verranno presentate, divise in sei sezioni tematiche, le opere realizzate da Müller durante gli anni di Montmartre.
La mostra si concentra su Alfredo Müller artista natoa Livorno nel 1869 in una famiglia benestante dedita al commercio originaria del Canton Appenzello Esterno, in Svizzera.
Dopo gli anni del collegio, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e ne 1886 espone assieme ai macchiaioli toscani Giovanni Fattori e Silvestro Lega alla Prima Esposizione di Belle Arti di Livorno.
E’presente all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 ove presenta alcune tele realizzate durante il suo soggiorno parigino dal 1888 al 1890, dove poi si stabilirà nel 1895 con primo studio a Montmartre.
Qui scopre la pittura impressionista e la voga del Giapponismo e conosce artisti come Camille Pissarro, Pierre Auguste Renoir, Paul Cézanne e Henri de Toulouse-Lautrec.
Trova inoltre un accogliente gruppo di artisti innovativi nello studio di Eugène Delâtre, dove si applica all’incisione a colori e diventa presto un capofila di questa tecnica tornata di moda in Francia sull’onda dell’Art Nouveau e del Giapponismo.
In quel periodo si dedica a rappresentare alcuni dei luoghi d’eccellenza della Parigi di Montmartre come la Place Blanche, il Moulin Rouge o La Rue Saint-Vincent.
Inoltre, stringe legami con il mondo del teatro che si esprimono attraverso i suoi eccellenti ritratti del palcoscenico parigino, con le effigi dei grandi artisti del tempo che vengono pubblicati.
A Parigi si applica in particolare alla grafica ed è uno dei fondatori della Società della Stampa originale a colori che espone le opere dei suoi membri alla galleria Georges Petit nel novembre 1904.
Questa prima mostra riceve un’accoglienza entusiastica e una prima acquaforte di Müller è acquisita dallo Stato francese per il Museo del Lussemburgo.
Ritornato in Italia nel 1913 continua una intensa attività nella pittura e nella grafica dove si dedica alle arti decorative ricco delle memorie delle sue esperienze francesi.
La mostra intende far meglio conoscere questo artista oggi dimenticato che ha portato nell’ambiente toscano le atmosfere della Parigi della Belle Époque.