Il noto cineasta iraniano non ha mai smesso di spingere i confini della sua ricerca nella fotografia, nella video arte e nel design di opere digitali
ABBAS KIAROSTAMI. “Où est l’ami Kiarostami?”
Inaugurato nel 1977 il Centro Pompidou, voluto dall’omonimo presidente francese e realizzato su rivoluzionario progetto dello studio italiano di Architettura Piano e Rogers, è diventato presto il più importante centro per l’arte contemporanea della Francia e uno dei più prestigiosi a livello internazionale
Dal 19 maggio, nello spazio Forum 1 della Galleria di Fotografia del Centro, viene presentata la mostra dell’artista iraniano Abbas Kiarostami (1940-2016).
Conosciuto come uno dei maggiori cineasti contemporanei, autore che ha contribuito a cambiare il modo di vedere il cinema, Kiarostami è un autore “totale” capace di esprimersi attraverso mezzi e linguaggi diversi: il cinema naturalmente, ma anche la fotografia, il video, la poesia, il teatro.
Artista totale, Abbas Kiarostami non ha mai smesso di spingere i confini della fotografia, della video arte e del design di opere digitali.
Quintessenza del poeta persiano, compose lui stesso centinaia di poesie e, allo stesso tempo, si appropriava della tradizione poetica ancestrale del suo paese per offrire alle giovani generazioni condensata saggezza e meraviglia.
La mostra offre un tuffo senza precedenti nel mondo di un artista completo, Abbas Kiarostami.
Sono proposte in mostra serie fotografiche, sequenze di film riconosciuti o meno conosciuti, esperimenti che sfidano la nomenclatura artistica.
Questa retrospettiva completa mette in luce la ricchezza estetica e la portata esistenziale di un’opera proteiforme in cui si intreccia la riappropriazione di una tradizione poetica e la spinta per una vitalità creativa.
Progettato dal Centre Pompidou, in collaborazione con mk2 e la Fondazione Kiarostami, offre un percorso tra moduli che si estendono su oltre mille metri quadrati.
