Una mostra, con opere dal Trecento a Picasso, che invitano a meditare sulla natura effimera della vita e sul tempo che scorre e tutto divora.
À LA MORT, À LA VIE! VANITÉS D’HIER ET D’AUJOURD’HUI
Dal 27 novembre 2021 il Museo di Belle arti di Lione presenta una mostra che, attraverso l’arte, vuol far meditare lo spettatore sul senso della vita e sul trascorrere inesorabile del tempo.
La mostra presenta le tipologie della vanità dalla fine del Quattrocento all’arte contemporanea, con una selezione di quasi 150 opere: stampe, incisioni, disegni, dipinti, sculture e installazioni.
Il suo viaggio illustra la riflessione sulla finitezza dell’esistenza umana e delle sue espressioni artistiche, mettendo in dialogo le opere del museo e le collezioni Museo d’arte contemporanea di Lione/macLYON.
Le diverse sezioni della mostra invitano a interrogarsi sul significato dell’esistenza e sul passare del tempo, sulla vanità delle pretese umane di trascendere i limiti temporali e presentare la celebrazione della fragilità e della bellezza della vita da parte degli artisti.
In dieci sezioni distinte, la mostra invita a un viaggio lungo i secoli con gli occhi e i modi in cui gli artisti hanno rappresentato il tema della morte.
Si va dal Trionfo di Pietro Lorenzetti che nel ‘300 rappresentava la morte come una combattente che scaglia le sue frecce, alle Danze macabre che apparivano in molte chiese nel Quattrocento, alle nature morte con teschi del XVII secolo, alle interpretazioni sulla vanità di ogni bene terreno in Picasso e Gilbert&George all’ombra che avvolge e rammenta la brevità della vita nel video Tiny deaths di Bill Viola.
Questa mostra è organizzata nell’ambito del Polo dei Musei d’Arte, che dal 2018 riunisce il Museo di Belle Arti (MBA) e il Museo di Arte Contemporanea (macLYON).