Interpretazione contemporanea ad opera di Giuseppe Caccavale del lavoro ottocentesco di Michele Belliazzi, il riposo

La Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari presenta la mostra Il Riposo 1875 2005 2023 Raffaelle Belliazzi Giuseppe Caccavale

La Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari, ha inaugurato il 10 novembre 2023 la mostra “1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale”, promossa dalla Città metropolitana di Bari e curata da Chiara Bertola.

Giuseppe Caccavale è nato ad Afragola (Na) nel 1960 e vive tra Parigi e Bari.

Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Le sue ricerche sono una stratigrafia di Discipline, un processo che determina pagine visive linguisticamente rinnovate attraverso grammatiche e modalità che vengono dai campi della traduzione.

Ogni progetto si sviluppa come uno spazio musicale tra gesti e parole, la costruzione di figure e lettere con materiali naturali.

Caccavale si è conquistato negli anni una certa notorietà che lo ha portato ad essere presente come protagonista in numerose istituzioni culturali come la Biennale di Venezia nel 2015 come pure al MAXXI di Roma, alla Chapelle de la Vielle Charitè di Marsiglia, Musèe de Marseille, all’Istituto Nazionale della Calcografia di Roma, da Faggionato Fine Arts a Londra, da Bernier-Eliades ad Atene, da Claudia Gian Ferrari a Milano, da Valentina Bonomo a Roma. Ha partecipato alla prima Triennale d’Arte d’Armenia.

La mostra racconta dell’incontro tra l’artista Giuseppe Caccavale e l’opera verista «Il riposo» di Raffaele Belliazzi (1835 – 1917), conservata nella Pinacoteca stessa, da cui ha avuto origine una ricerca durata diversi anni.

L’esposizione riunisce, per la prima volta nella sua interezza, tutti i lavori, disegni, dipinti a pastello e a fresco, video che Giuseppe Caccavale ha realizzato intorno alla scultura di Belliazzi in diverse tappe (presso la Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel 2006, nella galleria Marilena Bonomo di Bari e alla galleria Faggionato Fine Art di Londra nel 2008, nella galleria Claudia Gian Ferrari a Milano nel 2009) cui si aggiunge una poesia di Osip Mandel’stam, tratta dalle Ottave e scritta nel 1933.

Le tre date del titolo rimandano all’anno di realizzazione dell’opera (1875), all’anno del primo studio compiuto dall’artista sulla scultura (2005) e infine all’anno dell’attuale mostra.

Il percorso espositivo è concentrato nella sala dove sono collocati, tra gli altri, gli affreschi greco-bizantini e le tavole di Alvise Vivarini e dove temporaneamente verrà posizionata la scultura in terracotta di Belliazzi per supportare il dialogo con l’intervento contemporaneo.

“1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale” propone un nuovo approccio metodologico al tema del rapporto tra passato e presente in luoghi ricchi di storia, come la Pinacoteca.