Sondrio si apre a raccontare la bellezza della Natura, con mezzi e linguaggi del tutto contemporanei, per accogliere un turismo consapevole. Tra Arte e Ambiente…
16 e 17 Novembre a Sondrio per un weekend tra Arte e Ambiente
Sondrio ha, per vocazione e per necessità geografica, un legame stretto e fondante con la ”Natura”, intesa come ”wilderness”.
Cerniera di collegamento tra la pianura urbanizzata e le Alpi alle proprie spalle, è da sempre avamposto che cerca un difficile equilibrio tra le proprie radici ed il bisogno di guardare avanti, alla ”modernità”.
Oggi, la bella città un po’ schiva e un po’ riservata, si apre volentieri per raccontare la bellezza della Natura, quindi anche le tradizioni e le proprie radici, ma lo fa con mezzi e linguaggi del tutto contemporanei, per avvicinare anche le nuove generazioni a quel patrimonio che diventa finalmente chiave di volta per aprirsi al futuro.
Ad accogliere un turismo ”consapevole”, che chiede occasioni per imparare e conoscere, sempre più attraverso attività ludiche e momenti interattivi che creano esperienze da raccontare….
In contemporanea con la 33° edizione di Sondrio Festival, la kermesse dedicata ai filmati sulle aree protette di tutto il mondo, nel weekend del 16 e 17 Novembre, si terrà anche “Formaggi in piazza_ La via dei Palazzi”, l’evento nato per promuovere le piccole produzioni artigianali a latte crudo che prendono “forma” sui monti della Valtellina e per mettere in mostra le bellezze architettoniche della città.
Sondrio Festival ospiterà registi italiani e stranieri e tanti personaggi legati al mondo della natura, della scienza ambientale e dello spettacolo, e quest’anno avrà come focus gli insetti, intesi come premonitori e minaccia legata al cambiamento climatico in atto.
Ogni sera le videoproiezioni gratuite dei 140 documentari in concorso, una sorta di “giro del mondo” virtuale per scalare vette, esplorare savane e jungle, incontrare animali e specie in via d’estinzione, saranno ospitate dentro il Teatro Sociale.
Dibattiti e incontri con esperti, scienziati e divulgatori, tra cui anche l’astronauta Paolo Nespoli e Alessandro Cecchi Paone.
In una formula di edutainment che il pubblico ama molto, perchè unisce il bisogno di conoscere con il ”piacere della scoperta”.
Tra i bei palazzi nobiliari sondriesi da visitare, oltre al cinquecentesco Palazzetto Carbonera, e al Palazzo Sertoli Salis, anche il seicentesco Palazzo Sassi Lavizzari che accoglie il MUSA, Museo di Storia e Arte, centro dell’offerta culturale della città. E poi la new entry CAST, il Castello delle storie di montagna, allestito nelle ristrutturate sale di Castel Masegra, che domina l’abitato.
All’interno, un museo che raccoglie le testimonianze di chi la montagna l’ha vissuta in prima persona, scalatori quali Bonatti e Vinci, e le installazioni create da Studio Azzurro per rendere interattiva l’esperienza di visita, che permette di scoprire tre livelli, dedicati rispettivamente all’Ambiente, all’Alpinismo e all’Arrampicata.
