Continua il programma espositivo di Cà Lozzio con la mostra dell’artista cinetico Zeno Zanella
Zeno Zanella. Macchine del vento – Mostra Piavon di Oderzo
PIAVON DI ODERZO (Treviso) – Cà Lozzio Via Maggiore di Piavon, 23
Dal 13/07 al 31/12/2023
All’interno di una splendida fornace restaurata, in frazione Piavon di Oderzo ha sviluppato la propria attività Cà Lozzio.
Cà Lozzio è gelateria, ristorante, centro congressi ma anche Arte e, infatti, la grande varietà di fruizione dei locali ha dato la possibilità di poter istituire l’Associazione “Ca’Lozzio Incontri” che propone esposizioni d’arte, concerti di musica classica, lirica e moderna.
Giunto al 37° anno di attività Cà Lozzio Incontri, dedicato oggi all’artista opitergina Gina Roma, propone il 297° evento: Macchine del vento una mostra dedicata alle opere dinamiche dell’artista opitergino Zeno Zanella, allestita fino al 31 dicembre 2023.
Zeno Zanella è nato a Oderzo nel 1956.
Dopo la maturità tecnica inizia l’attività di progettazione finalizzata alla produzione dei componenti plastici per l’industria automobilistica.
Per molti anni inoltre si è dedicato al disegno e alla realizzazione di orologi solari (sfere armillari, quadranti orizzontali e verticali), sia privati che pubblici, e di altri numerosi elementi di arredamento per spazi esterni.
Da sempre appassionato di volo libero ha imparato a capire le dinamiche del vento per catturarne l’energia, così sono nate le “sue Macchine”, vere e proprie opere cinetiche costituite da superfici metalliche colorate o specchianti che, tenute assieme da leve mosse in sequenza, grazie all’azione dell’aria, mutano aspetto, dando origine a equilibri instabili di forte impatto visivo e scenico.
I Lavori di Zeno Zanella rientrano quindi all’interno del movimento dell’arte cinetica che non è univoca in quanto comprende svariate tendenze, ricerche e metodologie con esiti formali differenti, comune però è l’interesse nei confronti della psicologia dei fenomeni legati alla percezione.
Ricordiamo i “Mobiles” dello scultore statunitense Calder (1898-1976), mirabili strutture sospese in cui basta un semplice soffio d’aria a originare un moto nello spazio o le “Macchine inutili dell’artista italiano Munari (1907-1998) vere e proprie composizioni di oggetti, sempre sospesi, in perfetto accordo armonico di pesi e misure ma in perenne instabilità.