BIENNALE DONNA nasce a Ferrara nel 1984 come momento espositivo artistico femminile
XIX BIENNALE DONNA OUT OF TIME. Ripartire dalla natura
BIENNALE DONNA nasce a Ferrara nel 1984 come momento espositivo artistico femminile che, intende abbracciare varie espressioni dell’arte femminile.
La volontà non è però quella di ghettizzare, ma di valorizzare e sottolineare l’indiscusso valore di donne artiste.
Tutte le edizioni nascono da progetti elaborati e proposti dall’UDI/Unione Donne Italiane di Ferrara.
La manifestazione si avvale degli spazi espositivi e della collaborazione della Direzione delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.
Sabato 26 marzo al PAC/ Padiglione d’Arte Contemporanea è stata presentata in anteprima alla stampa la XIX edizione del 2022 che ha per titolo: OUT OF TIME. Ripartire dalla natura.
La mostra è curata da Silvia Cirelli e Catalina Golban e propone artiste diverse per provenienza, età e ricerca artistica.
Le cinque protagoniste dell’edizione XIX della Biennale donna sono:
Mónica De Miranda (Portogallo/Angola, 1976), originaria dell’Angola, si sofferma sui temi delle convergenze tra stratificazione sociale e cambiamento dell’ecosistema, attraverso immagini fotografiche di grande impatto emozionale.
Christina Kubisch (Germania, 1948), artista che si è fatta conoscere e apprezzare in Germania tra le protagoniste della Sound Art, presenta istallazioni sonore che invitano a riflettere sullo stato della saturazione elettromagnetica del mondo di oggi.
Diana Lelonek (Polonia, 1988), sente il tema della sovrapproduzione come una delle questioni centrali nel rapporto tra uomo e natura.
Ragna Róbertsdóttir (Islanda, 1945) è nota per i suoi dipinti minimalisti realizzati con pietre laviche macinate, vetri rotti, frammenti di conchiglie, sale, schegge di plastica al neon.
Anaïs Tondeur (Francia, 1985) è artista che lega la sua ricerca artistica alla ricerca scientifica e presenta istallazioni che intendono far provare al visitatore l’inconfondibile odore della pioggia sul suolo asciutto, invito a riflettere sulla drammaticità dei cambiamenti climatici terrestri.