Tredici artisti nello spazio che fu chiuso luogo di detenzione e ora è luogo di creatività
WHEN THE GLOBE IS HOME
Le antiche prigioni asburgiche di Treviso, edificio ottocentesco, sono state trasformate dall’architetto Tobia Scarpa da luogo di detenzione e chiusura in uno spazio creativo, aperto alle idee.
Dal 2018 le carceri sono diventate spazio espositivo gestito dalla Fondazione Imago Mundi, legata alla famiglia Benetton.
Anche le Gallerie delle Prigioni hanno subito la chiusura imposta da Covid19.
La mostra infatti era programmata prima della Pandemia e l’inaugurazione prevista per il 31 marzo. Tutto è stato rinviato e la sorte ha voluto che il titolo assumesse un significato simbolico particolare con l’isolamento causato dal Covid19.
Le Gallerie delle Prigioni hanno riaperto il 3 luglio, limitatamente ai fine settimana, con la mostra WHEN THE GLOBE IS HOME.
L’esposizione riunisce le opere – molte delle quali presentate per la prima volta – di 13 artisti internazionali selezionati dalle collezioni Art Theorema di Imago Mundi.
Obiettivo dei curatori è quello di indagare sulla continua mediazione contemporanea tra globale e locale, tra vicino e lontano, tra collettivo e individuale: tra «Mondo» e «Casa».
When the Globe is Home si propone come un nuovo passo nel lavoro di conoscenza e dialogo delle culture visive contemporanee del progetto artistico Imago Mundi promosso da Luciano Benetton.
Temi affrontati dagli artisti presenti alle Prigioni sono l ’emergenza climatica, la sostenibilità, le trasformazioni sociali delle città, le migrazioni insieme alle nuove sensibilità estetiche, i nuovi incontri, le esperienze e le accelerazioni della globalità contemporanea sono alcuni dei temi affrontati dai 13 artisti.