L’artista della squadra della François Pinault Foundation Thomas Houseago chiamato a collaborare nella lettura delle opere contemporanee presenti negli spazi espositivi di Punta della Dogana
Untitled, 2020. Three perspectives on the art of the present
François Pinault Foundation è presente a Venezia con due prestigiosi spazi espositivi , Palazzo Grassi, imponente palazzo sul Canal Grande e Punta della Dogana in bacino di San Marco all’imbocco del Canal Grande, storico spazio riadattato a museo con intervento dell’archistar Tadao Ando,.
Punta della Dogana ospita fino a dicembre la mostra “Untitled, 2020. Tre prospettive sull’arte del presente“, ideata e curata da Caroline Bourgeois, Muna El Fituri e l’artista Thomas Houseago.
Questa è la seconda volta che un artista della Collezione Pinault, in questo caso Thomas Houseago, viene invitato a presentare la sua visione personale della collezione.
Thomas Houseago nasce nel 1972 a Leeds, Inghilterra.
Fin dagli esordi l’artista mette al centro della sua pratica la scultura, accostando materiali tradizionali come legno, gesso e bronzo ad altri più inusuali: cavi d’acciaio, tela e cemento.
La maggior parte dei suoi lavori risponde un processo scultoreo volto alla rappresentazione della forma umana, spesso lasciata in una dimensione incerta tra bidimensionalità e terza dimensione.
Ora l’artista è chiamato , oltre a presentare la sua opera, a collaborare attivamente con i curatori nel proporre un modo per leggere la ricca collezione d’arte contemporanea della Fondazione presente Punta della Dogana, assieme a prestiti da musei internazionali e collezioni private.
Concepito infatti appositamente per gli spazi di Punta della Dogana, il progetto/mostra “Untitled, 2020” è organizzato in temi e presenta le opere di oltre 60
Accompagnati da una vasta gamma di riferimenti e citazioni e che vanno dal XX secolo fino ai giorni nostri, i lavori hanno avviato un dialogo che innesca connessioni emotive, sensoriali, visive e tattili.