Steve McQueen

A cura di Vicente Todolí e Clara Kim con Fiontán Moran. In collaborazione con Tate Modern, Londra / DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

- DATA INIZIO: 07/04/2021

- DATA FINE: 07/07/2021

- LUOGO: MILANO – Pirelli HangarBicocca

- INDIRIZZO: Via Chiese,2

- TEL: 39 02 66 11 15 73

Steve Mc Queen maestro dell’arte in immagini in movimento in mostra a Milano

Steve McQueen

"Ashes" (2016) - Fermo immagine - Courtesy Thomas Dane Gallery, Marian Goodman Gallery © Steve McQueen
“Ashes” (2016) – Fermo immagine – Courtesy Thomas Dane Gallery, Marian Goodman Gallery © Steve McQueen

 

Dopo la grande mostra alla Tate Gallery di Londra nella primavera 2020, Pirelli HangarBicocca propone per la primavera 2021 una mostra dell’artista britannico Steve McQueen (1969) uno dei più importanti artisti, cineasti e sceneggiatori di oggi.

Mediante un uso sofisticato del linguaggio cinematografico, McQueen costruisce una narrativa filmica libera, che ha nella casualità e nell’aleatorietà i suoi punti di forza. Affidandosi all’intensità delle immagini e alla loro capacità di evocare lo straordinario nell’ordinario, l’artista suscita pathos mediante associazioni narrative non ortodosse. Episodico nella struttura, il suo procedere non segue un’azione lineare ma àncora lo sguardo, secondo un percorso linguistico in cui si compenetrano immagini e memoria e il cui scopo è trasformare la nozione comune del reale.

È stato autore di alcune delle opere più importanti di immagini in movimento progettate per spazi espositivi o gallerie oltre a quattro film per l’uscita cinematografica, Hunger (2008), Shame (2010), 12 Years a Slave (2013) e Widows (2018).

Le opere di McQueen sono intensi e provocanti ritratti di tempo e di luogo, che rivolgono il suo occhio spietato alle urgenti questioni contemporanee.

Negli ultimi venticinque anni McQueen ha influenzato in maniera decisiva il modo di utilizzare ed esporre il medium filmico.

È stato autore non solo di alcuni dei più rilevanti lavori legati all’immagine in movimento, realizzati per spazi espositivi, ma anche di quattro lungometraggi per il cinema, Hunger (2008), Shame (2010), 12 anni schiavo (12 Years a Slave) (2013) e Widows (2018).

McQueen con le sue installazioni filmiche e video rivolge uno sguardo radicale a momenti e luoghi definiti, cogliendo in modo toccante e provocatorio questioni e temi contemporanei.

Negli ultimi venticinque anni McQueen ha influenzato in maniera decisiva il modo di utilizzare ed esporre il medium filmico.

McQueen con le sue installazioni filmiche e video rivolge uno sguardo radicale a momenti e luoghi definiti, cogliendo in modo toccante e provocatorio questioni e temi contemporanei.

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