Le opere realizzate dell’artista belga Koen Vanmechelen per la mostra Seduzione dialogano con i capolavori delle collezioni degli Uffizi.
Seduzione. Koen Vanmechelen
La Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi ospita dal 18 gennaio al 20 marzo trenta installazioni dell’artista belga Koen Vanmechelen per la rassegna d’apertura della stagione espositiva 2022.
La mostra Seduzioni dissemina queste istallazioni tra i capolavori del museo, provocando un forte impatto visivo e concettuale che accompagnerà i visitatori dall’ingresso tra opere di Leonardo, di Raffaello e Michelangelo fino alle sale della pittura caravaggesca e fiamminga che concludono l’itinerario.
Vanmechelen (1965), pittore, scultore, performer, figura eclettica i cui interessi spaziano dall’antropologia alla bioetica, dalla tutela dei diritti umani alla bio-genetica, incentra la sua ricerca sui concetti di ibridazione (delle specie animali e vegetali) e contaminazione (delle tecniche espressive e dei materiali).
Tutti i lavori in mostra sono stati espressamente realizzati per gli ambienti e le opere degli Uffizi con cui si confrontano o dialogano.
Tuttavia, essi mettono a fuoco i temi ispiratori dell’opera di Vanmechelen: i concetti primordiali, archetipici e antitetici, che da sempre nutrono l’immaginario umano: vita-morte, umano-divino, terreno-spirituale, naturale-artificiale.
Così sono le figure di imperatori, filosofi, guerrieri, eroi, divinità della serie di sculture Temptation, inserite nel percorso di visita tra la statuaria classica nei corridoi del secondo piano.
Le loro teste sono ricoperte di frammenti di uova ed altri innesti organici: un invito-sfida a evadere dai limiti del pensiero razionale per seguire il cambiamento e lasciarsi andare a inattese contaminazioni.
Tra le istallazioni appare anche l’immagine dell’artista: lo fa dall’autoritratto Ubuntu, (stampa Diasec su acrilico, esposto proprio nella sala degli autoritratti), che lo raffigura nelle vesti di uno sciamano, ad osservare il visitatore attraverso una maschera di vetro.
Per arrivare, dopo molte Seduzioni, alla coppia di Meduse, sculture ibride in marmo e vetro, una bianca e una nera, posizionate nella principale delle sale caravaggesche, che concludono il percorso espositivo.
Le loro teste, irte di crani di mostruosi polli mutageni con le fauci aguzze spalancate, affiancano e potenziano l’orrore della chioma di serpenti che incornicia il volto stravolto del capolavoro di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.