I fiori erano un soggetto che Morandi amava particolarmente eppure non sempre adeguatamente conosciuti e visibili. Una mostra li presenta fino a metà novembre.
RE-COLLECTING Morandi racconta. Il fascino segreto dei suoi fiori
Il Museo Morandi nasce a seguito di una cospicua donazione da parte della sorella dell’artista Maria Teresa Morandi, unita ad un importante gruppo di opere già presenti nel patrimonio della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Dal 2012 ha sede presso il Museo d’arte moderna di Bologna/MAMbo nella sede dell’ex Forno del Pane.
La mostra Morandi racconta. Il fascino segreto dei fiori aperta al Museo Morandi è parte di un più ampio programma del MAMbo denominato Re-collecting .
Si tratta di un nuovo ciclo di cinque focus espositivi che, da fine settembre 2020 a gennaio 2021, approfondirà temi legati alle collezioni permanenti indagandone aspetti particolari e valorizzandone opere solitamente non visibili, o non più esposte da tempo.
Si parte venerdì 25 settembre con il primo focus dedicato a Morandi , a cura
di Alessia Masi e dedicato a un soggetto che Giorgio Morandi amava particolarmente: i
fiori.
I 13 lavori esposti, prevalentemente dipinti, si collocano in un arco di tempo che va dal 1924 al 1957, partendo dal dipinto appartenente al Museo Morandi, con i papaveri appena raccolti, per arrivare a quello di collezione privata in cui quella stessa varietà di fiore è raffigurato in un modello realizzato in seta come lo sono le rose, soggetto che ricorre nelle altre nove tele esposte.
Interessanti sono poi i resti di fiori secchi o di seta , provenienti da Casa Morandi, che l’artista usava come modelli oltre ad una selezione di lettere e documenti.
La mostra è anche occasione per presentare al pubblico due nuovi dipinti pervenuti al Museo Morandi in comodato da parte di Enos e Alberto Ferri.