Una mostra che offre un’occasione di incontro tra le opere di due protagonisti della ricerca artistica europea del secondo dopoguerra
Rainer – Vedova: Ora.
La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, istituita dal Maestro e dalla moglie, ha come scopo essenziale la valorizzazione dell’arte e del lavoro di Emilio Vedova e lo studio della sua figura nella vicenda artistica del XX secolo.
La Fondazione promuove una serie di iniziative culturali quali, ad esempio, studi, ricerche, analisi, esposizioni, percorsi e spazi di didattica, convegni, borse di studio, premi.
Venerdì 22 aprile la Fondazione presenta la mostra Rainer – Vedova: Ora. In programma fino al 30 ottobre nelle due sedi della Fondazione, Magazzino del Sale e Studio Vedova alle Zattere nel sestiere di Dorsoduro.
La mostra, a cura di Helmut Friedel e Fabrizio Gazzarri, costituisce un’occasione di incontro tra le opere di due protagonisti della ricerca artistica europea del secondo dopoguerra.
Arnulf Rainer ed Emilio Vedova, pur nelle differenze generazionali e formative e del diverso approccio all’arte, erano legati da una lunga amicizia e condividevano una concezione similare dell’esperienza artistica, concepita nel contatto responsabile con le vicende del proprio tempo.
Nato a Baden nei pressi di Vienna nel 1929 Rainer è stato professore di pittura all’Accademia di Belle Arti di Vienna mentre Vedova lo era all’Accademia di Venezia.
Nel 1978 già affermato artista partecipò alla Biennale di Venezia facendo clamore con i suoi autoritratti volutamente sfregiati.