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Angelo Tabaro

CITTA’ CREATIVE UNESCO

CITTA’ CREATIVE UNESCO

Città Creative UNESCO. La creatività per lo sviluppo urbano sostenibile. Tra le aree: Musica, Letteratura, Design, Media Arts

 

Città Creative UNESCO. La creatività per lo sviluppo urbano sostenibile. Tra le aree: Musica, Letteratura, Design, Media Arts

 

La Rete delle Città Creative dell’Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.

Questa è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema).

Le 295 città, nei paesi di tutto il mondo, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale.

Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile.

Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali, le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha approvato come candidature italiane 2023 per la Rete delle Città Creative dell’UNESCO Bolzano e Vico Equense.

Il bando dell’UNESCO prevede che gli Stati possano sostenere soltanto due candidature, in due diversi settori creativi.

Ad oggi, di questa rete fanno parte già 13 città italiane:

  • 2006 Bologna (musica)
  • 2013 Fabriano (artigianato e arte popolare)
  • 2014 Torino (design)
  • 2015 Roma (cinema)
  • 2015 Parma (gastronomia)
  • 2017 Milano (letteratura)
  • 2017 Pesaro (musica)
  • 2017 Carrara (artigianato e arte popolare)
  • 2017 Alba (gastronomia)
  • 2019 Biella (artigianato e arte popolare)
  • 2019 Bergamo (gastronomia)
  • 2021 Como (artigianato e arte popolare)
  • 2021 Modena (media arts)

L’inserimento nella rete non è però un riconoscimento che rimane sempre, ma un impegno a funzionare come laboratorio di idee e di esperienze innovative intese a capitalizzare il potenziale di cultura e creatività per lo sviluppo urbano sostenibile.

Per mantenere il riconoscimento ogni quattro anni queste città sono tenute a presentare un apporto di monitoraggio inteso a dimostrare l’impegno verso l’attuazione della missione della Rete. Devono inoltre presentare un nuovo piano d’azione per i successivi 4 anni, fornire un panorama dell’impatto della designazione, incoraggiare lo sviluppo di ricerche sulle esperienze delle Città Creative.

Il bando per proporre, per il tramite del governo italiano la propria candidatura all’UNESCO per l’anno 2023 è stato pubblicato nel sito  https://en.unesco.org/creative-cities/content/2023-call-applications

Nel sito UNESCO sono inoltre pubblicati i rapporti di monitoraggio di tutte le città entrate nella rete da almeno quattro anni, la cui lettura può aiutare le città intenzionate in futuro a candidarsi ad entrare meglio nei meccanismi di contenuto della rete e quindi a meglio modulare le proprie domande.

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