Ai primi del Novecento Piet Mondrian inventa un linguaggio composto di una griglia nera e di rettangoli colorati di rosso, blu e giallo.
Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione.
Dal 24 novembre 2021 il Museo delle Culture di Milano/MUDEC presenta una grande mostra dedicata a Piet Mondrian dal titolo che ben rappresenta il percorso artistico del grande pittore olandese, Dalla figurazione all’astrazione.
Piet Mondrian (1872-1944) è stato uno dei più influenti artisti del primo Novecento, sinteticamente indicato come Il pittore della griglia nera e dei rettangoli colorati.
Egli cerca di cogliere nei suoi quadri la realtà immutabile delle cose al di là del loro aspetto mutevole.
Ai primi del Novecento inventa quindi il suo personalissimo linguaggio la cui essenza erano spazi quadrati o rettangolari colorati di rosso, blu e giallo stesi in modo omogeneo dentro una griglia variabile di linee nere.
Il suo stile, essendo facilmente imitabile, inaugura una moda che si diffonde anche nell’architettura e nel design.
Realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, presenta oltre sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian e di altri artisti rappresentativi della Scuola dell’Aja.
La mostra porta per la prima volta a Milano un progetto espositivo interamente dedicato all’artista olandese e al processo evolutivo artistico che lo portò dalla figurazione all’astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e universalmente celebre.
Filo conduttore del confronto tra le opere del primo periodo figurativo e quelle del periodo astratto è il paesaggio, con accostamenti tra le opere di Mondrian e quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”.
Una sezione racconta “De Stijl” (Lo Stile), rivista fondata nel 1917 dallo stesso Mondrian insieme all’amico Theo van Doesburg, che ha ispirato l’omonimo movimento attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design.
E proprio al design è dedicata una sezione della mostra, curata dalla storica del design Domitilla Dardi, che presenta tre risvolti dell’‘Effetto Mondrian’ sul mondo del design.
L’influenza è stata ampia e riguarda molte delle sue diramazioni: dall’arredo alla grafica, dall’interior all’exhibition design, fino ad arrivare addirittura alla moda (basti pensare alla collezione-tributo di Yves Saint Laurent del 1965).