Patricia Piccinini è celebre per i suoi ibridi deformi realizzati in lattice e capelli umani.
PATRICIA PICCININI. Embracing the Future
La Kunsthalle Krems è stata aperta al pubblico dal direttore fondatore Wolfgang Denk il 31 marzo 1995.
Con le sue presentazioni monografiche di artisti nazionali e internazionali e le eccellenti mostre tematiche generali, che coprono i diversi campi dell’arte del XIX e del XX secolo, il museo Kunsthalle Krems, con i suoi 25 anni di vita, è il più importante centro espositivo della Bassa Austria, è una delle realtà culturali più importanti a livello internazionale dell’Austria.
Dal mese di marzo il Museo ospita una mostra dell’artista australiana di origini italiane Patricia Piccinini (Freetown – Sierra Leone1965).
Apprezzata a livello internazionale, presente in rappresentanza del suo Paese alla Biennale Arte di Venezia del 2003, Patricia utilizza una varietà di strumenti espressivi (Pittura, video istallazioni, scultura, digital arte).
Tuttavia è diventata famosa per le sue impressionanti, a volte angoscianti, sculture iperrealiste realizzate in lattice, fibra di vetro e capelli umani.
Creature deformi con grandi teste, corpi rugosi con strane escrescenze, code, denti aguzzi, danno quasi l’impressione di terribili esiti di laboratorio di biogenetica impazzito.
Nelle loro azioni questi esseri assumono tratti empatici; irradiano calore, intimità e compassione.
Più spesso trasmettono un disagio creaturale e l’espressione adorabile si fonde con l’orrore.
L’artista della Sierra Leone si occupa delle molteplici relazioni tra organico e tecnologico.
Creature animali-umane si trasformano in motociclette e automobili in forme fluide e fluide mentre l’ibrido si fonde con superfici lucide e lucide.
La mostra a Krems rappresenta uno spaccato retrospettivo dell’opera artistica di Piccinini.
La prima grande mostra dell’artista in Austria mostra sculture, installazioni, collage e progetti video di quasi due decenni.
Tra questi The Bond (2016), figura femminile iperrealista che tiene amorevolmente una creatura ibrida tra le mani o Kindred (2018), scultura di due bambini aggrappati alla madre, metà scimmia e metà umana.
