Una mostra-evento contro la violenza sulle donne proposta con l’obiettivo di stimolare una riflessione di carattere sociale attraverso l’arte.
Oh donna chi sei
Si è inaugurata il 15 settembre 2021 presso lo Spazio Mostre /Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, la mostra Oh donna chi sei, curata da Niccolò Lucarelli con opere di Loriano Aiazzi e Sergio Monari.
E’una mostra-evento contro la violenza sulle donne proposta con l’obiettivo di stimolare una riflessione di carattere sociale attraverso l’arte.
Come nota il curatore Lucarelli, «dalle sculture di Aiazzi e Monari scaturisce l’immagine di una donna fiera e libera, dolce e appassionata, un’amazzone e una vestale.
Una donna che ha in sé molteplici potenzialità, intuizioni, entusiasmi, sentimenti, sempre pronta a donarli agli altri in nome di un istinto materno esteso alla sua massima portata.
Eppure, nella mancata alleanza fra uomo e donna risiedono problematiche che l’umanità si trascina da almeno due millenni.
Segnale evidente è la violenza sulle donne, non soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale, tematica purtroppo di vergognosa attualità.
La mostra è accompagnata da una brochure a cui ha collaborato il critico d’arte Luca Sposato, che sottolinea come «effigiare la Donna sia un rituale, un atto spirituale che affonda le radici all’origine della Coscienza, alla nascita dell’arte: perpetuarlo significa intimamente evocare il principio dell’umanità stessa, concetto troppo spesso diluito nell’attuale società individualista e misogina, macchiata spesso di inadempienza. Proprio per sopperire questa mancanza, la rilettura del mondo classico è la chiave di volta indispensabile a predisporre un futuro compiuto e stabile, caricando l’eredità di un passato che non vuole essere oggetto nostalgico ma supporto di consapevole responsabilità, sia artistica, sia sociale».
Per questo progetto, che sin dal titolo vuole indagare la personalità femminile, il curatore della mostra ha voluto due scultori, anziché due scultrici.
Lo ha fatto per sottintendere che è l’uomo a dover cambiare atteggiamento e mentalità, a mettersi in gioco e ad ammettere le proprie responsabilità.
Loriano Aiazzi e Sergio Monari, entrambi scultori di lungo corso e dal curriculum internazionale, con partecipazioni anche alla Biennale di Venezia, interpretano Euriclea e Medea, due differenti, ma fondamentali, espressioni della personalità femminile, grazie ai quali l’umanità ha potuto progredire nei secoli.