Una mostra che presenta le nuove opera dell’artista, poetessa e regista araba Nujoom Al-Ghanem dedicate al volto umano
Malamih – Faces, Phantoms, Expressions
Maraya Art Center, aperto ufficialmente nel marzo 2010, è uno dei luoghi più significativi degli Emirati Arabi Uniti per le arti visive contemporanee.
Con l’obiettivo di promuovere giovani artisti sia della regione araba che della scena artistica internazionale, il Centro organizza mostre, commissioni, residenze e opportunità di ricerca.
Ora il Centro ospita una mostra personale dell’artista Nujoom Al-Ghanem, nata nel 1962 a Dubai.
L’artista è considerata oggi una delle voci principali della sua generazione. Appartiene a una stirpe di poeti che hanno decostruito le convenzioni della poesia tradizionale araba, impregnandola di sintassi e struttura originali.
Questa sensibilità si esprime anche nelle sue opere filmiche, nelle quali in immagini luci e suoni si incotrano.
Importante è stata la sua installazione video e sonora site-specific commissionata per il Padiglione Nazionale Emirati Arabi Uniti alla 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.
Intitolata Passage, l’opera intrecciava due generi di narrazione: l’antica arte della poesia araba, con il cinema, una forma d’arte relativamente recente nel contesto degli Emirati Arabi Uniti.
In queste opere Lei esplora l’esperienza psicologica, emotiva e fisica dello spostamento, un tema che è alla base di gran parte della sua ricerca artistica.
La mostra “Malamih – Faces, Phantoms and Expressions, New Work by Nujoom Alghanem” al Maraya Art Center di Sharjah esplora la produzione artistica di Nujoom Alghanem, in particolare la sua nuova serie denominata “Faces”.
Si tratta della nozione dell’artista del volto umano e delle sue espressioni attraverso ritratti intensi e spesso dai colori vivaci.