Le sculture di Tajima sviluppano un equilibrio tra forze che hanno una natura completamente diversa ma un aspetto fondamentale in comune, il corpo
Mika Tajima. Regulation
La Simon Lee Gallery presenta nella sua sede di londra una mostra personale dell’artista concettuale newyorkese Mika Tajima (1975)
Tajima si esprime in scultura, pittura, installazione multimediale e performance.
Per la sua prima mostra personale nel Regno Unito, presenta nuovi dipinti, opere tessili e sculture nelle quali collega idealmente la forza della creatività artistica con la produzione industriale.
E’ un collegamento di forze e potenze, tra tecnologie e ideologie, che richiede un “regolamento” che organizza la relazione tra una società commerciale di energia da fusione e una startup di meditazione di gruppo.
Con il suo lavoro artistico, perforato, formato, capovolto, tessuto e invischiato, l’artista materializza le forze invisibili in una società caratterizzata da un “tecno-capitalismo” dominante nella società contemporanea.
Tra le opere in mostra in evidenza è la serie Pranayama, un gruppo di sculture scolpite nel legno o nel marmo che sono state perforate da ugelli in bronzo.
Sono opere che sviluppano un equilibrio tra forze dirompenti che hanno una natura completamente diversa ma un aspetto fondamentale in comune, il corpo, che diventa uno spazio altro in cui ricercare la propria indipendenza psicofisica
Pranayama si riferisce agli esercizi di respirazione che controllano il flusso del prana o energia vitale.
In mostra a Londra, inoltre, una nuova scultura della serie Pranayama, un’opera monolitica realizzata per la prima volta in quarzo rosa.
Il quarzo rosa è stato selezionato come materiale per le sue proprietà fisiche e la capacità di trasformare l’energia corporea, generare elettricità e regolare il tempo
Come i lavori precedenti della serie Pranayama, questo nuovo pezzo evoca l’imperativo di riformare il corpo in relazione alla pratica spirituale di “aprire” il corpo attraverso la “regulation” interna.