L’intento di Hernández è quello di mettere in discussione la totale colonizzazione dello spazio digitale anche nell’arte.
New Viewings #33: Diango Hernández.
Nel 2020 la Gallery Barbara Thumm, spinta anche dalle limitazioni delle attività in presenza causate dalla pandemia di Covid19, ha attivato la piattaforma online sperimentale New Viewings che si basa sull’idea di uno spazio ove continuare a proporre i propri artisti al pubblico.
Sebbene questo progetto sia stato ispirato come risposta al blocco della pandemia, New Viewings è maturato nella propria destinazione.
New Viewings è diventata una piattaforma pionieristica che esplora nuove modalità di presentazione della galleria e nuovi modi per creare accesso al mercato.
Ha creato una rete diversificata di posizioni e idee artistiche.
Fino al 28 aprile 2022 Barbara Thumm propone online la sesta mostra personale di Diango Hernández in galleria.
Mentre nello spazio della galleria va in mostra Instopia, esposizione di opere fisiche di Hernadez, in parallelo la piattaforma di New Viewings lancia la presentazione di opere digitali di Diango Hernández.
Le due mostre contemporanee mostrano come il digitale espanda il regno analogico della produzione e crea strategie artistiche sperimentali che vanno oltre la semplice questione se il digitale sostituirà l’analogico.
Instopia è uno spettacolo radicale e attuale per questo momento di flusso in cui il confine tra il mondo virtuale e quello fisico sta diventando sempre più poroso.
Trasgredendo le nozioni convenzionali di diritto d’autore e proprietà privata, da tempo proiettate nello spazio virtuale, Instopia ha causato, per alcuni, indignazione e offesa.
L’intento di Hernández era infatti quello di mettere in discussione la totale colonizzazione dello spazio digitale, credendo “che trasformare le immagini e i valori che incarnano sia un modo per trasformare la nostra realtà, culturalmente e socialmente.
Alla Galerie Barbara Thumm, Hernández, per la prima volta, espone dipinti e sculture che hanno iniziato la loro esistenza come oggetti virtuali all’interno della sua Instopia.
Tutte le opere sono, almeno in parte, articolate in Waves, un linguaggio visivo astratto di forme ondulate ideato da Hernández per rappresentare graficamente il testo.