Neo Rauch è una figura di raccordo tra diverse generazioni di artisti, punto di riferimento per i pittori che hanno fatto parte della Nuova Scuola di Lipsia.
Neo Rauch The Signpost
Fondata nel 1993, David Zwirner è una delle gallerie più rinomate a livello internazionale. Con spazi espositivi a New York (4 sedi), Londra, Hong Kong e Parigi, la galleria è diventata famosa per la presenza sui mercati internazionali e per le sue ricerche su larga scala di importanti artisti moderni e contemporanei.
Dal a 4 novembre 2021 la sede newyorkese nella 19th strada della galleria Zwirner ospita la nona mostra con le gallerie di Zwirner dell’artista tedesco Neo Rauch da quando è entrato nella squadra della Galleria nel 2000.
Nato a Lipsia nel 1960, Neo Rauch ha rivestito un ruolo cruciale negli anni immediatamente successivi alla fine dell’ex DDR.
Egli è una figura di raccordo tra diverse generazioni di artisti, punto di riferimento per i pittori che hanno fatto parte della Nuova Scuola di Lipsia.
Rauch ha saputo rielaborare il suo linguaggio figurativo attraverso la contaminazione di diverse culture: le illustrazioni dei manifesti di propaganda della Germania Est, la cultura Pop, il realismo energetico e nervoso di artisti come Max Beckmann e Otto Dix, le prospettive allucinate e la concitazione narrativa dei grandi teleri di maestri rinascimentali come Tintoretto e Rubens.
Ogni dipinto di Neo Rauch è basato sull’incontro di motivi e nuclei narrativi differenti, con figure che possono sdoppiarsi e moltiplicarsi all’interno della stessa immagine e bruschi cambiamenti atmosferici e temporali.
Il risultato di questa convulsa sovrapposizione sono immagini solo apparentemente illustrative, scomposte e basate su episodi autonomi e spesso contrastanti e percorse da continue variazioni prospettiche e sproporzioni.
I dipinti di Neo Rauch sono dunque vere e proprie mappe di forze, in cui ogni elemento rappresenta lo snodo di una partitura energetica e visionaria più che di una narrazione coerente e organica.
Recentemente Rauch è stato oggetto di una mostra personale incentrata sul suo lavoro dal 2008 al 2019 a Palazzo Pitti, Gallerie degli Uffizi, Firenze, da marzo a settembre 2021.