Mario Merz, uno dei maestri dell’Arte Povera italiana, espone al Reina Sofia di Madrid
Mario Merz El tiempo es mudo
MADRID – Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia
Calle Santa Isabel,52
Fino al 29 marzo 2020
Il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía ha iniziato la sua attività nel 1990, quale moderno museo spagnolo contemporaneo su scala internazionale.
Mario Merz El tiempo es mudo
Mario Merz (Milano 1925-Milano 2003) è uno dei principali artisti italiani del gruppo dell’Arte Povera, teorizzata negli anni Sessanta dal critico e storico dell’arte Germano Celant.
La collaborazione tra la Direzione del Reina Sofìa e la fondazione di Torino che porta il suo nome e conserva molte sue opere e documenti, ha permesso di organizzare, a Madrid, una grande retrospettiva sull’opera di Merz.
Il lavoro di Merz si esprime trovando ispirazione nella sua opposizione alla società postindustriale del consumismo.
Merz usa i materiali più poveri e comuni: materiali organici come l’argilla, rami, cera e carbone oi materiali di fortuna come le lettere e imballaggi alimentari.
Dall’uso di questi materiali derivano alcune delle associazioni ricorrenti nell’immaginario pre-moderno dell’artista, ad esempio fuoco, saette e frecce.
Interessanti sono poi le sue figure con significati mitici e geologici: l’igloo, la tavola, la spirale, il fiume con animali ancestrali come il rinoceronte e il coccodrillo.
La rappresentazione della realtà di Merz deriva dalla posizione ideologica e impegnata dell’artista e dalla sua relazione con il clima politico e intellettuale in Italia negli anni ’60 e ’70.
La sua è un’arte di impegno politico e sociale che vuole rivendicare uno stile di
vita in sintonia con la natura da difendere contro l’invasione di stili di vita ove paiono dominare i predatori del consumismo capitalista.
ORARI
Da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 21.00
Martedì chiuso
Domenica e festivi controllare sul sito
INFO
TEL: 3491774 1000
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