Uno dei protagonisti dell’Arte Povera Italiana in mostra a Parigi.
Mario Ceroli
Dal 10 Giugno la Galleria fiorentina Tornabuoni Arte propone nella sua sede di Parigi una mostra personale dell’artista italiano Mario Ceroli.
Nato a Castel Frentano (Chieti) il 17 maggio 1938 Mario Ceroli si trasferisce a Roma all’età di dieci anni e qui inizia gli studi artistici, dall’Istituto d’arte all’Accademia, e qui a Roma ancora oggi vive e lavora.
Dopo aver avviato la carriera come ceramista Ceroli indirizza la sua ricerca sulla scultura in legno.
Nel 1964 Mario Ceroli si afferma con opere in legno grezzo, in particolare pino russo, che assembla con diversi materiali – legno bruciato, paglia, vetro, pigmenti – aderendo così alla poetica dell‘Arte Povera.
Ma il suo sguardo non era rivolto ad immagini della vita quotidiana, piuttosto egli rendeva omaggio ai grandi classici della Storia dell’Arte, come Leonardo da Vinci, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Andrea Mantegna.
L’interesse di Mario Ceroli si sviluppò in concomitanza con l’ascesa del movimento dell’Arte Povera, la maggior parte dei cui protagonisti mostrarono un interesse per gli elementi grezzi e i materiali come il legno, la terra, il vetro o il fuoco.
“Arte Povera” teorizzata dal critico Germano Celant è stato il termine usato per la prima volta nel settembre 1967.
Solo un anno prima Mario Ceroli aveva ricevuto il premio della Biennale di Venezia per l’opera Cassa Sistina, ora nella collezione del Centre Pompidou.
Nella biografia presente nel sito personale dell’artista Mario è definito un artista poliedrico, mercuriale, versatile.
Complesso si direbbe, come ogni artista, si, ma con quella straordinaria capacità di mescolare ogni arte.
Difficile separare una scultura dall’aspetto pittorico, gli arredi dalla scultura e dalle immagini.
La mostra di Parigi, che viene dopo dodici anni dalla grande retrospettiva che la Galleria Tornabuoni dedicò all’artista, esplora due temi centrali nel lavoro dell’artista: la natura e l’antichità greco-romana.
Sono in mostra opere che evidenziano il percorso artistico di Mario Ceroli il quale condivideva le idee dell’Arte Povera, che opponeva alle rappresentazioni della Pop Art Americana, rivolta ai manierismi di una società votata al consumo, il gesto creativo e la materialità.
Guardando spesso all’antichità, Mario Ceroli risponde a questa scelta rappresentando la natura.