La prima mostra che si propone di esplorare la centralità del feticcio nella ricerca artistica di Marcel Duchamp.
Marcel Duchamp Please Touch: Marcel Duchamp and the Fetish
Dal 24 novembre 2021 la galleria Thaddeus Ropac / Paris Marais presenta la mostra Marcel Duchamp. Please Touch: Marcel Duchamp and the Fetish.
Marcel Duchmp (1887-1968) è considerato uno degli artisti più importanti dell’intera storia dell’arte, anticipatore e creatore di tendenze che sono ancora attuali.
Pioniere dell’arte concettuale ed esponente di spicco del dadaismo, la sua arte si contraddistingue per una profonda ironia, che invita alla riflessione, tanto che ancora oggi i suoi lavori si prestano a interpretazioni diverse.
Nella sua carriera ha sperimentato tutte le avanguardie del momento, per poi superarle e dare vita a qualcosa di totalmente nuovo.
La sua irriverenza per gli standard estetici convenzionali lo ha portato a ideare i suoi famosi ready-made e ha annunciato una rivoluzione artistica.
Con la sua prima ruota di bicicletta (1913, ora perduta), iniziò un processo creativo completamente separato dalle nozioni convenzionali di abilità artistica.
Al contrario, ha sottolineato il valore concettuale di un’opera d’arte, seducendo lo spettatore attraverso l’ironia e le arguzie verbali piuttosto che affidarsi al fascino estetico.
In lui tutto è materiale artistico per la mente, a partire dai titoli in cui utilizzava uno stile fatto di giochi di parole e frasi omofone (ispirato allo scrittore Raymond Russel), veri e propri rebus che per ogni opera possono condurre a diversi significati.
Questa mostra di Parigi è la prima ad esplorare la centralità del feticcio nella ricerca artistica di Marcel Duchamp.
In gran parte trascurato da studiosi e curatori, il feticismo è servito come potente principio guida mentre l’artista ha tracciato il suo singolare percorso attraverso l’arte del ventesimo secolo.
Le riflessioni di Marcel Duchamp sullo stato dell’opera d’arte e la posizione dell’artista di fronte all’automazione industriale hanno esercitato e ancora oggi esercitano una notevole influenza sullo sviluppo dell’arte dal XX secolo.