Biblioteca palatina offre al pubblico consultazione online di questi preziosi manoscritti
MANOSCRITTI GRECI DELLA BIBLIOTECA PALATINA DI PARMA
La Biblioteca Palatina nasce il primo agosto 1761, allorché don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nomina il torinese teatino Paolo Maria Paciaudi “Antiquario e Bibliotecario” con la volontà di dotare il suo ducato di una biblioteca a beneficio e utilità pubblica.
Il patrimonio librario della Biblioteca Palatina consta attualmente di circa 800.000 volumi, di cui 6.600 manoscritti (molti dei quali riccamente miniati), 3.000 incunaboli, 15.000 cinquecentine, 75.000 lettere, 50.000 stampe che documentano l’arte incisoria dal XV al XIX secolo.
All’interno di un più ampio progetto di digitalizzazione del patrimonio più prezioso, si è conclusa la digitalizzazione di 35 manoscritti greci.
In tempi in cui a le biblioteche pubbliche sono chiuse causa Pandemia COVID19 la Biblioteca palatina offre al pubblico consultazione online di questi preziosi manoscritti.
I manoscritti sono stati pubblicati in un portale che consente l’accesso al patrimonio delle biblioteche pubbliche e di prestigiose istituzioni culturali italiane, curato dall’Istituto centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).
i singoli manoscritti possono essere visualizzati, sfogliati, ingranditi nei particolari, ad altissima risoluzione, che consentono anche di cogliere i dettagli fisici delle pergamene o delle carte sulle quali i testi sono stati scritti.
Lo zoom delle miniature consente di cogliere particolari che l’occhio umano non riuscirebbe a rilevare.