Una bella mostra con una raffinata selezione di fotografie dall’archivio di Letizia Battaglia
Letizia Battaglia. Vintage Prints
La Galleria del Cembalo nasce nel 2013 dal desiderio di restituire al mondo dell’arte alcune delle splendide sale al pianterreno di Palazzo Borghese destinate alla fine del Settecento a ospitare la prestigiosa collezione del Cardinale Scipione, poi trasferita a Villa Borghese.
Nella sua attività espositiva la galleria ha cercato di creare un dialogo costante tra giovani autori e grandi maestri.
Tra i grandi nel campo della fotografia Letizia Battaglia occupa un posto di rilievo ed è ospite della galleria dall’11 febbraio 2022 con la mostra Letizia Battaglia, Vintage Prints.
La mostra presenta quaranta stampe di piccolo formato selezionate da Letizia Battaglia (Palermo 1935) dal proprio archivio, insieme ad Alberto Damian e a Matteo Sollima, curatori della mostra.
Sono esposti alcuni tra gli scatti più noti della fotografa siciliana, affiancati – in alcuni casi – da un secondo sguardo della stessa situazione, spesso stampato in camera oscura in unico esemplare.
In un’epoca caratterizzata da immagini realizzate in grande formato, concepite per l’esposizione a parete, la forza evocativa di questa mostra consiste proprio in ciò che è celato in ciascuna delle piccole opere esposte: la storia del singolo foglio di carta.
A corredo della verità dei fatti di cui queste fotografie danno testimonianza, molto spesso tragici, il lato posteriore di ogni stampa aggiunge una storia propria, suggerita dai diversi timbri dell’autrice e delle agenzie che distribuivano a quotidiani e periodici il suo lavoro, da annotazioni e indicazioni per la stampa, oltre alle didascalie scritte di getto.
Le immagini di Letizia Battaglia raccontano infatti con passione militante i sanguinosi anni delle guerre di mafia siciliana.
In un bianco e nero denso di contrasti, il suo archivio si compone di fotografie struggenti nella perfezione della loro composizione.
Crea immagini lontane da quel clamore che spesso fa parte della cronaca, silenziose e solenni.
Realizzate tra gli anni Settanta e l’inizio dei Novanta del secolo scorso, la maggior parte delle fotografie documenta la complessa realtà della vita a Palermo di quel periodo, dagli omicidi di mafia alla condizione dei bambini “a rischio”, dalla vita nei quartieri poveri alle feste dell’aristocrazia.
A questo nucleo principale si affiancano alcune immagini realizzate all’estero:
- a New York, dove nel 1986 si era recata per ritirare il New York Times Award
- in Unione Sovietica, dove ha ritratto un gruppo di infermiere celate dietro le mascherine quanto mai attuale
- a Madrid dove, nel 1987, i suoi scatti hanno ripreso il reparto psichiatrico di un carcere femminile.
Sono sempre immagini di grande impatto emozionale.