Tre artisti internazionali contemporanei a Barletta per una mostra dal grande impatto emozionale
INHUMAN Circuito del Contemporaneo in Puglia
Barletta è città pugliese sul mare resa famosa dalla storica Disfida di Barletta.
Dal 2009, allorché ospitò la prima mostra del circuito del contemporaneo, Barletta continua la vocazione ad essere una ideale città dell’arte contemporanea con la mostra annuale del Circuito del Contemporaneo in Puglia.
Si tratta di un progetto con cui la Regione Puglia, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e la direzione artistica della storica dell’arte Giusy Caroppo, si pone l’obiettivo di costituire stabilmente una rete d’eccellenza per la produzione e fruizione di arte contemporanea.
Nel 2020 dal 18 luglio il Castello di Barletta presenta la mostra INHUMAN.
Le opere in mostra sono distribuite in tutti gli ambienti dei sotterranei del maniero, con l’obiettivo di sollecitare la riflessione sull’universalità del degrado umano, della violenza esercitata dal singolo o dal potere ai danni della dignità della persona e delle sue libertà oltre che dalle proteste mondiali a tutela delle differenze etniche, sfiorando la sfera morale e antropologica.
Una riflessione resa più attuale anche alla luce del lockdown imposto da Covid19.
Il tema è affrontato in una collettiva di tre artisti internazionali:
- Il sudafricano bianco Kendell Geers (Johannesburg-Sudafrica,1960)
- Il russo Oleg Kulik (Kiev, 1961)
- Lo Statunitense Andres Serrano (New York City, 1950)
Geers interviene con installazioni che concentrano nel messaggio scultoreo l’uso della forza; centrale, in una visione non dogmatica ma simbolica, è soprattutto il simbolo religioso cristiano o animista e la scelta di comunicare al pubblico anche attraverso l’uso più diretto della parola.
Kulik si esprime con performance e istallazioni inneggianti alla libertà, sino a messaggi contro la falsa morale, la violenza delle guerre, le sperimentazioni ai danni degli esseri viventi, velati dalla poesia delle immagini e da atmosfere oniriche
Serrano presenta la sequenza di otto opere selezionate dalla serie “Torture” con anonime vittime di torture incappucciate, insanguinate, inginocchiate e costrette a reggere posizioni innaturali ed estreme.
Una mostra dal grande impatto emozionale.