Nell’incontro tra arte e moda Alessandra Calò ha proposto gli esiti della ricerca sugli erbari del Museo di Reggio Emilia.
Herbarium. I fiori sono rimasti rosa Alessandra Calò
Maison Laviniaturra è uno spazio dove l’arte, nelle sue diverse forme, e la moda, come espressione di alto artigianato, si fondono per dare vita ad un progetto espositivo ricco di suggestioni e fascinazioni.
L’obiettivo di tali mostre-evento, infatti, è quello di creare un luogo di incontro dove poter far confluire mondi diversi ma sinestetici: la stilista Lavinia Turra oltre a dar vita alle sue note collezioni crea spesso allestimenti concettuali d’immagine che ne riflettono l’ispirazione.
Negli spazi della Maison dal 15 settembre viene proposta la mostra Herbarium.
I fiori sono rimasti rosa di Alessandra Calò.
Tra le creazioni stilistiche dell’atelier, si intrecciano e mescolano le opere dell’artista Alessandra Calò di intenso significato sociale e simbolico.
Viene presentata una serie di diorami fotografici, frutto di un percorso condiviso con alcune persone fragili facenti parte del progetto sociale “Incontri! Arte e persone” ai Musei Civici di Reggio Emilia.
L’attenzione è stata rivolta ad una parte del Museo non visibile al pubblico, erbari custoditi in un vecchio armadio nella Saletta della Botanica, in particolare l’ erbario dell’allora quattordicenne Antonio Casoli Cremona (1885) che catalogava in maniera amatoriale tutte le erbe presenti nel suo giardino e nei dintorni della città”.
Da questa osservazione della natura e della sua imperfezione, la Calò insieme ai partecipanti del laboratorio hanno trasformato le erbe spontanee in impronte su carta fotografica grazie alla tecnica del fotogramma, la stessa tecnica usata da molti artisti delle avanguardie del ‘900 come Man Ray.
Alessandra Calò ha poi dato vita a sovrapposizioni di immagini e simboli che rimandano al concetto di fragilità e umanità, unendo alle forme delle erbe quelle delle mani stesse dei partecipanti. Un nuovo e innovativo modo di concepire l’immagine che racconta il gesto di cura evocato dai protagonisti delle fotografie fino ad arrivare alla simbiosi e al parallelismo con la natura e l’umanità raffigurata.