La mostra con cui il Comune di Grosseto avvia le celebrazioni per il primo centenario della nascita del concittadino Luciano Biancardi, scrittore, giornalista, traduttore, attivista e critico televisivo.
Furio Cavallini ovvero il Crazy Horse di Bianciardi
Per dare avvio alle celebrazioni per il centenario della nascita di Luciano Biancardi (Grosseto 1922), scrittore, giornalista, traduttore, attivista e critico televisivo, il Comune di Grosseto ospita una mostra speciale: Furio Cavallini ovvero il Crazy Horse di Bianciardi.
La mostra è promossa dall’Associazione Culturale Giuseppe e Gina Flangini, in collaborazione con il Comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura, il Polo culturale le Clarisse, la Fondazione Luciano Bianciardi e la Famiglia Cavallini.
L’esposizione è un intreccio narrativo basato sull’amicizia ventennale intercorsa tra il pittore Furio Cavallini (1929 – 2012) e lo scrittore Luciano Bianciardi (1922 – 1971).
23 opere (quadri e disegni) realizzate da Cavallini dialogheranno con 12 brani tratti dagli scritti di Bianciardi.
Sono testi che hanno il compito di svelare ad ogni lettore-visitatore sia lo sguardo critico con cui lo scrittore grossetano raccontava il suo personale punto di vista sull’arte, sia la complicità su cui Cavallini e Bianciardi seppero edificare la propria amicizia.
Obiettivo della mostra, come evidenziato anche dai curatori Elisa Favilli, storica dell’arte, e Fabio Canessa, critico letterario, è di mettere in luce la dimensione umana dei due personaggi.
Un percorso espositivo che vuole lasciare ad ogni visitatore il compito di catturare la bellezza con cui i due autori seppero, l’uno in pittura e l’altro in scrittura,interpretare il proprio tempo.
In entrambi si coglie la dimensione di una critica sociale che denuncia la disumanità con cui il benessere effimero del boom economico rendeva l’uomo schiavo del lusso, facendolo troppo facilmente dimenticare quei valori che solo un decennio prima avevano liberato l’Italia dal nazifascismo.