Continua a Brescia il programma espositivo ispirato al tema arte e diritti con una mostra rivolta alla condizione femminile nell’Iran
Al Museo Santa Giulia di Brescia una mostra sul tema arte e diritti, Finché non saremo libere, a cura di Ilaria Bernardi
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E’ stata ufficialmente comunicata la mostra che aprirà al pubblico al Museo di Santa Giulia di Brescia il 10 novembre 2023, quarto atto del progetto di ricerca e sensibilizzazione che Fondazione Brescia Musei ha avviato nel 2029 sul tema arte e diritti.
La mostra Finché non saremo libere, a cura di Ilaria Bernardi, si propone di approfondire una tematica tanto attuale quanto drammatica quale la condizione femminile nel mondo, con un particolare focus sull’Iran.
Il titolo della mostra rielabora, volgendolo al femminile, il titolo del libro Finché non saremo liberi. IRAN la mia lotta per i diritti umani (Bompiani, Milano 2016) di Shirin Ebadi, un’avvocatessa e pacifista iraniana premiata nel 2003 con il premio Nobel per la pace.
La prima sezione della mostra include un nucleo di opere di artiste donne della Collezione Genesi, costituita da opere d’arte contemporanea di artisti di tutto il mondo che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche coeve.
Tra le opere esposte due sono realizzate dalle artiste iraniane Shirin Neshat e Soudeh Davoud, la seconda e terza sono da intendersi come omaggi monografici a due storiche artiste iraniane, apprezzate nei più importanti musei del mondo e per la prima volta esposte con una personale in Italia: Farideh Lashai (1944 – 2013) e Sonia Balassanian (b. 1942).
Non solo quindi giovani artiste iraniane, ma anche nomi affermati che, in un’ottica di empowerment, possano dimostrare come, nonostante la drammatica storia del paese da cui provengono, siano riuscite ampiamente ad affermarsi all’interno del sistema artistico internazionale, veicolando un messaggio positivo e di speranza per le altre artiste iraniane e del mondo.