Alla Triennale 60 anni di attività di uno dei più grandi maestri e teorici del design italiano
ENZO MARI
Sin dal 1923, la Triennale Milano è stata una delle principali istituzioni culturali a livello internazionale, capace di trasmettere le complessità del mondo contemporaneo in una serie di forme artistiche: design, architettura e arti visive, sceniche e performative.
Naturale quindi che la Triennale sia la sede della mostra che presenta 60 anni di attività di uno dei più grandi maestri e teorici del design italiano, Enzo Mari.
Progetti, modelli, disegni, approfondimenti tematici – con molti materiali usciti per la prima volta dall’Archivio Enzo Mari si confrontano con opere di altri artisti e designer di fama internazionale.
Enzo Mari(Cerano 1932), uno dei più importanti designer italiani, si è formato all’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1952 al 1956 e vanta un’intensa carriera artistica sin dagli anni ’50,.
Allora era figura di rilievo dell’Arte Programmata e Cinetica.
Nel 1963 Mari coordina il movimento italiano denominato Nuova Tendenza e nel 1965 ne organizza la partecipazione alla Biennale di Zagabria.
Parallelamente alla sua carriera artistica ha lavorato come designer.
La sua singolare posizione di artista-design è documentata nella molte pubblicazioni dedicate al suo lavoro, come pure negli interventi in importanti istituzioni; tra queste l’Associazione per il Disegno Industriale (ADI), di cui è Presidente, dal 1976 al 1979.
Quale designer collabora con diverse imprese coinvolte nei settori del graphic design, della manifattura e dell’exhibition design.
Una caratteristica del lavoro di Mari è la sua continua ricerca e sperimentazione su nuove forme e significati dei prodotti, spesso in posizione dialettica rispetto ai concetti di design industriale convenzionale.
Per l’autonomia di pensiero nell’affrontare i molteplici aspetti del designer industriale Mari è stato definito “coscienza critica” del design.