Una mostra a vent’anni dalla morte dell’artista, pittore, scrittore, critico d’arte Emilio Tadini.
Emilio Tadini. Viaggio in Italia
A vent’anni dalla sua morte la galleria GiòMarconi propone una mostra dedicata ad una serie Viaggio in Italia, opere dei primi anni Settanta di Emilio Tadini.
Nato nel 1927 a Milano Emilio Tadini era uno scrittore che dipinge, un pittore che scrive, come lo definì uno dei suoi amici coetanei Umberto Eco.
Tadini è stato infatti critico d’arte per il quotidiano italiano Corriere della Sera, ma anche scrittore di saggi, romanzi e poesie oltre che traduttore di testi di Stendhal, Faulkner e Melville.
Come pittore, l’intera opera di Emilio Tadini, apparentemente semplice e lineare, offre molteplici strati di significato con i suoi elementi onirici, oggetti quotidiani e figure frammentarie, spesso senza volto e anonime.
È unico nel panorama artistico italiano, poiché aveva adottato aspetti del linguaggio Pop quando il movimento era già in declino e l’arte concettuale e l’Arte Povera divenne di moda.
Sebbene il pop britannico sia stato il punto di partenza dell’artista con oggetti quotidiani che popolano giocosamente le sue tele, il suo interesse per l’inconscio e l’irrazionale lo hanno indotto a rappresentare scene di frammentazione e alienazione che ricordano il surrealismo.
Tadini ha sempre avuto un approccio seriale alla pittura.
Ogni nuovo ciclo di lavoro è diventato un nuovo capitolo all’interno del suo romanzo serializzato di dipinti in cui le leggi dello spazio, del tempo e della gravità sono state totalmente sospese.
E comunque Tadini è stato un artista alla costante ricerca di nuovi linguaggi e forme espressive, sia sulla pagina bianca che sulla tela bianca.