DULCE DE LECHE MUY AMARGO Stefan MILOSAVLJEVIC (Virtual 3D tour)

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito

- DATA FINE: 20/03/2021

- LUOGO: MILANO – The Flat Massimo Carasi

- INDIRIZZO: Via Paolo Frisi, 3

- TEL: 390258313809

Stefan MILOSAVLJEVIC oscilla nelle sue opere tra gli opposti tra bene e male, creazione e distruzione

DULCE DE LECHE MUY AMARGO Stefan MILOSAVLJEVIC

 

 

Fondata nel 2002, The Flat-Massimo Carasi è una galleria d’arte contemporanea situata, dal 2008 in uno spazio di 250 mq in zona Porta Venezia, Milano.

La galleria supporta e lavora continuamente con artisti internazionali emergenti e affermati.

Dal 4 febbraio la galleria ospita la mostra DULCE DE LECHE MUY AMARGO dell’artista serbo Stefan MILOSAVLJEVIC.

Nato nel 1992 a Smederevo, l’artista vive e lavora a Vicenza.

E’ un artista emergente agli inizi della carriera che viene collegato ad altri artisti serbi famosi come Dejan Kaludjerović, Milica Tomic, Marina Milanović, Mladen Stilinovic.

Il titolo della mostra fa riferimento al “Dulce de leche” che è un dolce a base di latte originario dell’Argentina, così dolce che a volte diventa amaro.

Dulce de leche muy amargo si riferisce a un paradosso, a una possibilità, a uno stato di esistenza improbabile ma non impossibile che attira in un carosello di colori pieno di simboli.

La mostra presenta Venti tele apparentemente minimali,. allineate lungo le pareti della galleria.

Sono tele che emanano onde cromatiche: i loro titoli rivelano le parole chiave della mostra nel suo insieme, tra corpo, cosmo, sessualità, soglia e abbandono.

Sono opere in cui si incontra l’artista bambino che giocava con i colori a tempera.

A questi, però, ha aggiunto sostanze chimiche legate al mondo del sesso, agli stimolanti e narcotici il cui mix potrebbe essere fatale.

E poi, proprio come un bambino che esplora i propri limiti, prima crea e poi distrugge: innescando violentemente un corpo a corpo con la tela che vuole lavare e ripulire, per rimuovere l’immagine precedentemente impressa.

Allo stesso modo nella serie “Arcobaleno interrotto”, un pennello imbevuto di testosterone, sostanza responsabile degli atteggiamenti aggressivi e dell’oppressione, modifica e scolorisce dodici arcobaleni – simbolo di pace e socievolezza – semplicemente disegnati con pennarelli su carta.

Nella pittura come nelle installazioni proposte dall’artista è sempre presente il contrasto degli opposti, tra distruzione e creazione, tra bene e male.

La mostra è visitabile anche online in un tour 3D che permette di navigare all’interno della galleria e mettere a fuoco le opere.

ORARI

  • Da lunedì a sabato ore 14.30 – 19.30 o su appuntamento

INFO

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