Una riscrittura di partiture di compositrici fatta di leggere trame di fili colorati avvolti su spilli e fuselli, che intendono interpretare in chiave spaziale ritmi, cromie, intensità
DONATELLA LOMBARDO. Partiture Mute/Note a margine
Il Civico Museo Bibliografico Musicale, nato nel 1959 per custodire le collezioni di beni musicali del Comune di Bologna, ha assunto nel 2004 la nuova denominazione di “Museo internazionale e biblioteca della musica”
Tra i Main projects di Art City Bologna 2020 rientra il progetto espositivo Partiture Mute, Note a margine allestita nello spazio mostre temporanee del Museo internazionale e biblioteca della musica.
Partiture mute. Note a margine rappresenta un’ulteriore tappa della lunga ricerca che Donatella Lombardo ha condotto su compositrici vissute in diverse epoche, dal XII al XX secolo.
Musiciste poco note eppure di riconosciuto talento.
Su alcuni stralci delle loro partiture l’artista è intervenuta con una personale riscrittura.
Scrittura artistica, fatta di leggere trame di fili colorati avvolti su spilli e fuselli, che intendono interpretare in chiave spaziale ritmi, cromie, intensità.
Donatella Lombardo realizza una esecuzione anomala, affidata agli strumenti artigianali del ricamo anziché a quelli musicali.
Emerge un’alterità sapiente quanto disconosciuta, capace di affermarsi con discrezione nelle stanze del Museo internazionale e biblioteca della musica.
Il progetto espositivo realizzato per Art City Bologna 2020 integra il percorso come un puntuale contrappunto storico.
L’azione di Donatella valorizza i contributi di compositrici come, per citarne solo alcune, Hildegard von Bingen, Maddalena Casulana, Francesca Caccini, Barbara Strozzi, Isabella Leonarda, Elisabeth Jacquet de La Guerre, Fanny Hensel, Anna Bon