Dalwood artista britannico le cui opere riecheggiano una versione del futuro che si riflette simultaneamente sul presente.
Dexter Dalwood: 2059
Fondata a Londra nel 2002, la Simon Lee Gallery rappresenta artisti di diverse generazioni le cui pratiche esplorano una vasta gamma di media, dalla scultura e pittura al video e alla fotografia.
Dal 2012 la galleria ha aperto una sede anche a Hong Kong.
Dal 10 settembre, in quest’ultima sede, la galleria presenta una serie di nuovi dipinti dell’artista britannico Dexter Dalwood (Bristol RU 1960) in occasione della sua seconda mostra presso lo spazio di Hong Kong.
In questi lavori recenti, Dalwood guarda quasi quattro decenni nel futuro, fino all’anno 2059; qualcosa a cui fa riferimento il titolo di ogni quadro in mostra.
Nonostante questo approccio rivolto al futuro, l’artista riprende il suo impegno di lunga data nella costruzione e nell’interpretazione della storia nella pittura.
Ogni opera è composta, infatti, da una serie di riferimenti e fonti provenienti dalla storia dell’arte e della letteratura, oltre a riferimenti di natura politica.
Il mix di brutalismo ed eleganza, vecchio e nuovo, rappresentati in questa ultima serie di lavori, crea paradossi visivi che riecheggiano una versione del futuro che si riflette simultaneamente sul presente.
In questo suo lavoro Dalwood privilegia la consonanza complessiva del dipinto su qualsiasi nozione preconcetta di composizione.
Egli sacrifica la prospettiva lineare nella ricerca di un approccio globale alla pittura come oggetto che prende lo spazio negativo, il bordo della tela.
Il suo uso di colori pastosi crea poi atmosfere immaginifiche, come in un mondo parallelo in cui le cose più naturali appaiono come sospese in una dimensione diversa.