La galleria L’Attico di Roma riapre con una mostra nel segno della speranza.
CORPI FIORITI
La galleria L’Attico di Piazza di Spagna è stata fondata nel novembre 1957 da Bruno Sargentini con il figlio Fabio appena diciottenne.
La galleria acquisisce in pochissimi anni fama internazionale.
Nelle sue sale si alternano, infatti, i più bei nomi del panorama artistico dell’epoca: Capogrossi, Leoncillo, Fontana, Mafai, Bendini, Fautrier, Brauner, Magritte, Matta, Permeke.
Dopo la lunga inattività forzata dovuta al lockdown, la galleria l’Attico ha riaperto i battenti il 26 novembre 2021 con una mostra che coinvolge tre artisti: Victor Brauner(1903-1966), Stefano Di Stasio(1948) e Luigi Ontani(1943).
Una mostra dal valore simbolico, che vuol trasmettere al visitatore un messaggio di speranza e ottimismo.
Le sei opere esposte sono infatti accomunate da un motivo, lo sbocciare di fiori e frutta dal corpo umano.
Un maestro del surrealismo come Victor Brauner è presente con una raffinata opera del 1943, La Criarde, affiancata alle tre opere di Luigi Ontani che in quell’anno nasceva.
Luigi Ontani è uno dei più importanti artisti italiani a livello internazionale, facente parte di quella ondata artistica che nel corso degli anni Settanta si proponeva di offrire temi e soggetti dell’arte passata in una chiave del tutto rivisitata.
Di lui Sargentini propone tre opere, due sono del 1972, entrambe dal titolo “Bacchino”, mentre l’opera “Tulipano nell’ano” è del 1980.
Stefano Di Stasio è l’artista che, tra i pionieri del ritorno alla pittura a cavallo degli anni ’70 e ’80, fu, in particolare, uno dei primi a proporre un’arte radicalmente in antitesi con l’azzeramento operato dalle ultime neoavanguardie degli anni ’70.
I due dipinti di Stefano Di Stasio, selezionati da Sargentini per questa mostra, si intitolano uno “I Destinati” ed è del 1995 mentre l’altro “Rose a nudo” è opera recente, del 2021.