Un volo nel meraviglioso mondo delle api che popolano gli ambienti urbani
Città a misura d’ape – Mostra Trento
TRENTO – Museo della Scienza /MUSE C.so del Lavoro e della Scienza, 3
Dal 02/09 al 15/10/2023
Oltre alla conservazione e all’attività espositiva collegata alla scienza, il MUSE di Trento conduce attività di ricerca scientifica in ambito naturalistico con particolare attenzione ai cambiamenti climatici, alla biodiversità e al paesaggio.
Il 1° settembre 2023 il Museo ha inaugurato Città a misura d’ape mostra fotografica che presenta le immagini di Luca Mazzocchi e Nicola Orempuller insieme a numerosi approfondimenti che aiutano a scoprire il fascino delle api sociali e solitarie che vivono nei contesti urbani.
La mostra vuol essere un omaggio a questi insetti preziosi che giocano un ruolo vitale nella natura e attorno ai quali si è sollevato un grido d’allarme per i pericoli che rendono difficile la loro esistenza.
La mostra vuol quindi non solo offrire il piacere di splendide immagini della natura ma anche avere una funzione didattica e formativa, in particolare tra le giovani generazioni che, sempre meno in contatto con la natura, rischiano di non conoscere il ruolo importantissimo che le api svolgono da sempre all’interno del pianeta terra, ruolo che va ben oltre la produzione del dolce miele.
Le api sono insetti impollinatori e dunque è proprio grazie a questo processo che i meccanismi e il funzionamento naturale delle piante continua a rigenerarsi.
La nascita di nuovi germogli e la produzione continua e incessante da parte della natura sono possibili solo grazie all’impollinazione.
E’ grazie a questo processo da parte delle api infatti che è possibile il passaggio continuo di polline da un fiore all’altro che ne permette di conseguenza nuove fioriture e nuovi germogli per un rinnovo e una rinascita costante di frutti, fiori e fonti di nutrimento per ogni specie.
Processo, quello dell’impollinazione, in cui l’uomo non può intervenire e senza del quale i fiori smetterebbero di dare vita a nuovi germogli e con l’assenza di questi ultimi il pianeta sarebbe povero e arido e prima o poi la terra smetterebbe di produrre ogni tipo di nutrimento.