La mostra Buone Nuove aspira a documentare il modo in cui la presenza di nuove figure stia infondendo nuove forze nell’architettura contemporanea
BUONE NUOVE
Il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo è la prima istituzione nazionale dedicata alla creatività contemporanea.
Sede del MAXXI è la grande opera architettonica, dalle forme innovative e spettacolari, progettata da Zaha Hadid nel quartiere Flaminio di Roma.
Organizzato in quattro dipartimenti, Architettura, Arte, Ricerca Educazione Formazione, Sviluppo propone eventi espositivi temporanei sempre di grande rilevanza.
Dal 26 novembre il Dipartimento Architettura propone Buone Nuove, una mostra che aspira a documentare il modo in cui la presenza di nuove figure stia infondendo nuove forze nell’architettura contemporanea
L’esposizione indaga il passaggio dallo stereotipo novecentesco del grande maestro carismatico alla crescente presenza di donne, collettivi, studi identificati con coppie.
Il tema è quindi il cambiamento antropologico della professione dell’architetto.
La mostra si pone in relazione alla Collezione del Museo e, allo scopo di ampliarla, pone particolare attenzione al lavoro degli studi diretti o co-diretti da progettiste donne e a quegli organismi professionali che si mostrano più consapevoli dei mutamenti in atto, integrandoli nel loro processo progettuale.
In mostra, tra l’altro, alcuni dei nomi e delle storie che hanno avuto o ancora hanno un impatto cruciale: da Charlotte Perriand ai collettivi anni ’70, da Elizabeth Diller a giovani promesse “realizzate” come Frida Escobedo e molto altro.
Una serie di video-interviste ad autori/autrici che ricostruiscono le storie e le teorie che accompagnano questa narrazione, integrano i contenuti della mostra.