Quella di Antonio Ligabue è un’arte che nasce dall’impossibilità: l’impossibilità di vivere un’infanzia felice, l’impossibilità di comunicare, l’impossibilità di amare.
Antonio Ligabue e il suo mondo
Il Forte di Bard, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento.
Dismesso nel 1975 dal demanio militare, il Forte è stato acquisito dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1990.
La regione ha investito in un impegnativo progetto di recupero del complesso monumentale, ricavandone importanti funzionalità di promozione e valorizzazione culturale.
Il complesso del Forte e del Borgo di Bard è diventato il nuovo polo culturale delle Alpi Occidentali abituando i visitatori a mostre temporanee di grande qualità e valore.
Dal 29 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022, il Forte di Bard ospiterà una mostra antologica dedicata alla figura di Antonio Ligabue.
Pittore e scultore italiano Antonio Ligabue (Zurigo, 1899 – Gualtieri 1965) è considerato uno dei massimi esponenti dell’arte Naïf in Italia.
Quella di Antonio Ligabue è un’arte che nasce dall’impossibilità: l’impossibilità di vivere un’infanzia felice, l’impossibilità di comunicare, l’impossibilità di amare.
È la storia di un uomo considerato folle, uno di quelli che vivono ai margini, uno dei tanti destinati all’oblio.
Antonio Ligabue era capace di trasportare i suoi demoni sulla tela, creando opere potenti, dall’immediato impatto visivo.
Spesso si trattava di animali nell’attimo primo di lanciarsi sulla preda, a volte erano in lotta tra loro, altre volte si esprimeva guardando sè stesso nei suoi autoritratti.
L’esposizione Antonio Ligabue e il suo mondo ne ripercorrerà l’intero percorso artistico, dalla fine degli anni ’20 al 1962, quando fu costretto a interrompere la sua attività, senza mai più riprenderla, sino al 1965, anno della sua morte.
La rassegna, curata da Alessandro Parmiggiani, intende fare conoscere i diversi strumenti attraverso i quali Ligabue si è espresso nel corso della sua attività̀, privilegiando in particolare la pittura con alcuni veri e propri capolavori.
Ma non mancheranno sculture, disegni e incisioni provenienti da collezioni private, da raccolte pubbliche e da fondazioni bancarie.