Aboudia & Yeanzi “in transit”

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- DATA INIZIO: 01/10/2022

- DATA FINE: 20/11/2022

- LUOGO: AREZZO – Galleria Lis10

- INDIRIZZO: Via Cavour,5

- TEL: +39 347 366 7794

Aboudia & Yeanzi, i due artisti ivoriani che si erano ispirati ai capolavori del Rinascimento presenti ad Arezzo, per realizzare le opere con cui hanno rappresentato il loro paese alla Biennale di Venezia 2022, ritornano con una mostra in omaggio alla città.

Aboudia & Yeanzi “in transit”

 

 

AREZZO – Galleria Lis10 Via Cavour,5

Dal 01/10/ al 20/11/2022

Dal 1° ottobre 2022 la galleria LIS10 di Arezzo presenta la mostra Aboudia & Yeanzi “in transit”, a cura di Alessandro Romanini e Fabio Migliorati.

I due artisti ivoriani, reduci da un anno mirabilis dal punto di vista professionale, quali rappresentanti del loro Paese, prima alla Biennale di Venezia e poi alla Biennale di Dakar, hanno deciso di mantenere fede a una promessa precedente all’inaugurazione del grande evento lagunare, lo scorso aprile.

 Aboudia (1983) e Yeanzi (1988) avevano infatti manifestato la volontà di realizzare ad Arezzo, fra i capolavori di Giorgio Vasari e del Lorenzetti, alcune opere destinate al Padiglione Nazionale della Biennale di Venezia, e Lis10 Gallery si era adoperata affinché gli artisti potessero lavorare nel Palazzo della Provincia, a poche centinaia di metri dal Cristo del Cimabue e dalla Maddalena di Piero della Francesca.

La mostra è stata concepita per i luoghi di Arezzo, come forma di tributo alla storia di questo territorio: consta di un ciclo di dipinti su tela e su carta di varie dimensioni, raccolti sotto il titolo “In Transit”.

Il transito, il movimento, il viaggio… sta tutta qui l’energia della visione che occorre per formulare lo stile voluto.

Così, nello spazio e nel tempo, si trattano il colore e la linea, per inseguire quei gesti che meglio fotografano l’arte e la cultura contemporanea africana.

 Gli artisti sembrano riscoprire uno spirito che li guida e lo trovano facilmente perché ne sono semplicemente animati: sono protagonisti risolti che raccontano loro stessi da lontano, nel farsi condurre agli stadi più antichi di una modernità evocata e invocata, a quei fenomeni sempre fermi, proprio perché sempre soggetti a metamorfosi.

La mostra include anche alcuni lavori realizzati a quattro mani – ciclo iniziato durante la permanenza ad Arezzo – e destinati all’asta per devolvere gran parte del

 

 

ORARI DI APERTURA

  • Mercoledì > sabato 15.00 – 19.30

INFO

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