Il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica in mostra a Firenze
Il Museo degli Innocenti di Firenze ospita la mostra YŌKAI. Mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi
Il Museo degli Innocenti racconta la storia dell’Istituto, nato a Firenze nel 1419 come Ospedale degli Innocenti allo scopo di accogliere, accudire ed educare i bambini abbandonati.
Da allora sei secoli di storia hanno alimentato questa identità arricchendola di un raro patrimonio culturale, storico e artistico.
Il Museo dedica ampio spazio anche a mostre temporanee ed eventi culturali, curati dall’Istituto o in collaborazione con altri soggetti.
Nel 2023 era stato palazzo Pallavicini ad ospitare a Bologna una mostra dedicata al tema delle antiche stampe dei mostri giapponesi.
Il grande interesse del pubblico per quella esposizione, chiusa il 23 agosto 2023 ha stimolato gli organizzatori a riproporla, in un nuovo allestimento anche a Firenze.
Fino al 3 novembre 2024 infatti il Museo degli Innocenti di Firenze presenta la mostra YŌKAI. Mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi che propone al pubblico italiano il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica, attraverso meravigliose opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche ancora inedite, libri rari, maschere, e armi ed armature anche in prestito dal Museo Stibbert di Firenze.
La parola yōkai è composta da due caratteri, 妖 (yō) e 怪 (kai).
Il primo suggerisce fascino, incanto, il secondo significa apparenza, mistero.
Le creature che rientrano in questa categoria sono praticamente innumerevoli.
Dopo tutto, il Giappone è la terra delle ottomila divinità, perché ogni elemento naturale – albero, roccia, ruscello d’acqua – ma anche ogni oggetto nato dal genio o dal lavoro umano può contenere una scintilla del divino.
La cultura giapponese, quindi, è intrisa di una forma di spiritualità già predisposta alla proliferazione di creature che nascono dall’intersezione tra fantastico, religione e vita quotidiana.
L’intero percorso espositivo si costruisce, quindi, dando voce ai luoghi, agli spazi, ai sentimenti e alle sensazioni che gli yōkai incarnano per arrivare al cuore della creazione di un immaginario profondamente radicato nella cultura giapponese e attraverso di esso esplorarne le pieghe più intime, nella quali si nascondono sensazioni, inquietudini, paure e desideri vivi, reali e materici.