Aperto nel 1999 da Giulio Ometto, il Museo di arti Decorative ha realizzato il grande sogno di Pietro Accorsi con un allestimento che presenta 27 sale ed oltre tremila opere d’arte fra quadri, ceramiche, mobili, arredi, cristalli e arazzi.
Il Museo di Arti Decorative è il risultato infatti del ricco lascito dell’antiquario torinese Pietro Accorsi alla fondazione che porta il suo nome unito a quello di Ometto che ha realizzato il Museo.
Ospitato presso una signorile dimora settecentesca preziosamente ricostruita in tutti i particolari di arredo, presenta i pezzi prestigiosi della collezione dello stesso antiquario.
Sono in evidenza opere di grandi ebanisti del Settecento, comò veneziani laccati e dipinti e un rarissimo doppio corpo interamente rivestito in maiolica di Pesaro.
È strutturato come casa-museo, in un susseguirsi di ambienti di straordinaria ricchezza: i mobili, i tappeti, gli arazzi, i dipinti e gli oggetti italiani e francesi, sono messi in relazione tra loro per ricreare le atmosfere del Settecento.